Cosa cambia dal 15 giugno nel cronotachigrafo
da TrasportoEuropa.it
Il Regolamento UE 502/2018 impone l'installazione in tutta l'Unione Europea dei cronotachigrafi digitali di nuova generazione sui veicoli industriali che sono immatricolati dal 15 giugno 2019. Il Governo europeo ha deciso di apportare importanti modifiche costruttive ai cronotachigrafi per rendere più agevoli i controlli sui tempi di guida e contrastare le manomissioni, grazie all'esperienza accumulata negli ultimi anni. Per esempio, la presenza di un solo sensore rende possibile alterare la rilevazione dei dati con un semplice magnete, cosa che dovrebbe essere impossibile, o almeno molto più difficile, sui nuovi apparecchi.
Per le imprese di autotrasporto e per gli autisti, le principali novità sono tre. La prima riguarda la rilevazione automatica della posizione del veicolo, anche se con una frequenza piuttosto lunga. Infatti, grazie a un rilevatore satellitare (che funzionerà anche con il nuovo sistema Galileo), il cronotachigrafo registrerà le coordinate del camion all'inizio del periodo di lavoro giornaliero, ogni tre ore di guida e alla fine del periodo di lavoro giornaliero. Non è necessario che le tre ore di guida siano consecutive perché il Regolamento parla di "periodo di guida cumulativo". Anche se il periodo è piuttosto lungo e non permette di costruire con precisione il percorso del camion, i punti di rilevazione aiutano agli organi di controllo di capire se il veicolo ha viaggiato a lungo senza che il cronotachigrafo segnasse il movimento a causa di una manomissione.
La seconda importante novità è la possibilità di trasmettere a distanza e in movimento, tramite radiofrequenza, alcune anomalie del cronotachigrafo e gli organi di controllo potranno captare queste informazioni tramite una specifica apparecchiatura. Si tratta di una diagnosi precoce o della segnalazione di un eventuale uso improprio e ciò significa che i controllori non potranno emettere multe "al volo", ma dovranno sempre fermare il veicolo e svolgere una regolare lettura del cronotachigrafo con la loro card. In pratica, questa funzione serve per "filtrare" i camion in transito per fermare quelli che mostrano anomalie.
I dati trasmessi in remoto sono quelli che riferiscono alle seguenti situazioni: il più recente tentativo di violazione della sicurezza; la più lunga interruzione dell'alimentazione di energia; il guasto del sensore; un errore dei dati di movimento; dati contrastanti sul movimento del veicolo; guida in assenza di una carta valida; inserimento della carta durante la guida; dati relativi alla regolazione dell'ora; dati relativi alla calibratura, comprese le date delle due calibrature più recenti; numero d'immatricolazione del veicolo; velocità registrata dal tachigrafo.
La terza novità non riguarda le sanzioni, bensì l'apertura del cronotachigrafo ai sistemi informatici e telematici aziendali, grazie a un'interfaccia standard. Per esempio, il cronotachigrafo potrà trasmettere le proprie informazioni al software aziendale che gestisce i veicoli e gli autisti. Come abbiamo detto, il nuovo cronotachigrafo digitale sarà installato come primo equipaggiamento sui veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate immatricolati dal 15 giugno 2019. Ma che succede a quelli immatricolati prima? Per ora possono viaggiare con il cronotachigrafo che hanno. Ma i veicoli che svolgono trasporti internazionali dovranno avere il cronotachigrafo di nuova generazione, qualsiasi sia la data della loro prima immatricolazione, entro giugno 2034, ossia tra quindici anni.
I nuovi cronotachigrafi hanno una propria carta tachigrafica, che ha più memoria, ma per quanto riguarda quella dell'autista e dell'azienda possono utilizzare anche quella attuale. In questo caso, sarà fornita una carta di nuova generazione al rinnovo oppure per sostituzione a causa di smarrimento, sottrazione o deterioramento. Invece le carte delle officine e degli organi di controllo devono essere cambiate con l'introduzione del nuovo cronotachigrafo.