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Articoli 31/12/2003

Il Centauro intervista Jean Alesi e Jarno Trulli

Alesi: "La velocità sulla strada ammazza" Trulli: "Un grazie alla Polizia Stradale per quello che fa per la nostra sicurezza"
Il Centauro intervista Jean Alesi e Jarno Trulli
Alesi: "La velocità sulla strada ammazza" Trulli: "Un grazie alla Polizia Stradale per quello che fa per la nostra sicurezza"

Due personaggi hanno riscosso non pochi applausi e consensi fra le migliaia di giovani intervenuti al Motor Show: si è trattato di Jean Alesi, noto pilota della Formula 1 che per anni ha militato anche nella Ferrari e Jarno Trulli, già conosciuto dai lettori de "Il Centauro" e grande speranza italiana che tutti auspicano di vedere prima o poi a bordo di una "rossa" di Maranello. prova

Abbiamo intervistato entrambi, formulando a ciascuno le stesse domande che per hanno ottenuto risposte diverse. Leggiamole assieme.

Voi siete campioni di velocità, la stessa che per sulle strade ogni giorno provoca centinaia di incidenti stradali e numerosi morti e feriti. Cosa ne pensate?

Alesi:"La velocità sulla strada ammazza, molto meglio andare piano e cercare di mantenere un controllo equilibrato della macchina. Per questo motivo, almeno in autostrada, si potrebbe attivare la cosiddetta safety-car quando le condizioni di visibilità sono scarse o vi è forte nebbia. Per il resto occorre essere sempre prudenti."

Trulli: "Certo la velocità non è mai una buona cosa quando si parla di strade ordinarie o di autostrade. Su quest'ultimo aspetto mi rendo conto di essere un poco di parte, ma certamente nel ribadire l'esigenza di guidare sempre con consapevolezza non posso non biasimare chi si mette sulla terza corsia a meno dei cento chilometri l'ora. In questi casi occorrerebbe forse agire con altrettanta severità."

In Italia si sta faticosamente raggiungendo il traguardo della patente a punti: pensate sia un buon deterrente per convincere gli automobilisti a guidare prudentemente?

Alesi: "Nel mio Paese d'origine, la Francia, è già in uso da diversi anni e credo sia un'ottima soluzione per far rispettare non solo i limiti di velocità, ma ogni norma del codice stradale. Inoltre l'indirizzo degli organismi europei va in tal senso, dunque credo si arriverà ad averla anche in Italia."

Trulli: "Ritengo che tutti gli Stati stranieri dove vige questa legge vi sia un maggiore rispetto del codice della strada. Non sono io ad affermarlo, ma i tanti miei amici stranieri che risiedono proprio in quei Paesi dove la patente a punti è un sistema applicato da anni."

Tornando al mondo delle corse, quanta sicurezza s'intravede in pista?

Alesi: "le vetture sono cambiate e solo alcuni anni fa le monoposto non avevano certi accorgimenti che hanno ora. Ciononostante, purtroppo, avvengono ancora tanti incidenti."

Trulli: "Conosco bene la materia essendo uno dei rappresentanti del sindacato dei corridori di Formula Uno assieme a Schumacher. Dopo la morte di Senna sono cambiate tante cose: ora le macchine si controllano meglio, i dispositivi elettronici segnalano al pilota eventuali disfunzioni e lo stress è minore. Bisogna tuttavia pensare anche alla sicurezza dei commissari di gara che sono lungo le piste e dello stesso pubblico che assiste alle corse."

Parliamo solo un attimo dei vostri impegni futuri.

Alesi:"Ho cessato di gareggiare in Formula Uno ma non abbandoner il mondo dell'automobilismo: accanto a qualche gara in formule minori diventer un collaboratore della Mercedes, con la quale girer anche alcuni spot."

Trulli: "L'esperienza alla Jordan è stata positiva, quella attuale alla Renault si mostra ancor pi˜ entusiasmante. Su tutto, l'obiettivo è portare il Tricolore sopra il podio pi˜ alto."

Il momento pi˜ bello della vostra carriera?

Alesi: "L'incontro col Papa avvenuto a Roma."

Trulli: "Un compagno di squadra come Alesi."

Un saluto finale ai nostri lettori ed un monito per tutti i ragazzi.

Alesi: "Correre fa bene, ma farlo su strada è certamente un male. Eppoi tanto buon senso e prudenza, non bastano mai!"

Trulli: "Ai lettori del Centauro che indossano la divisa della Polizia Stradale un caro saluto ed un profondo ringraziamento per quello che fanno ogni giorno per la nostra sicurezza. Ai pi˜ giovani un appello ad usare sempre casco in moto e cinture di sicurezza in macchina, ne va della vostra stessa vita."

Come terminare meglio questa intervista?


 

 

 

Mercoledì, 31 Dicembre 2003
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