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Positive le modifiche al CdS approvate in Commissione alla Camera,  in particolare le sanzioni più severe per chi usa il cellulare alla guida, il casco per i ciclisti dodicenni e la distanza nel sorpasso dei ciclisti (ma difficile da contestare).
Soddisfazione anche per la non previsione dei 150 sulle autostrade a 3 corsie.
Tuttavia senza il potenziamento della pattuglie sulle strade con un maggior numero di etilometri gli obiettivi di una più adeguata  sicurezza non saranno raggiunti

Le misure contenute nella riforma al CdS approvate alla Commissione Trasporti della Camera raccolgono il consenso dell'ASAPS per alcuni contenuti particolarmente significativi. Innanzi tutto la previsione di sanzioni più severe per chi usa il cellulare alla guida, con la sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi fin dalla prima violazione, modifica che finalmente colma un vulnus del CdS di fronte al dilagante utilizzo del cellulare non solo in fonia, ma anche nell'ancor più pericoloso utilizzo in  messaggistica e navigazione.
Ben venga anche l'uso del casco da parte dei ciclisti fino a 12 anni. Ricordiamo in proposito che secondo l'Osservatorio ASAPS nel 2018 sono stati 11 i bambini morti in incidenti stradali mentre erano in bicicletta su un totale di 49 piccole vittime (22%).

Positiva anche la nuova misura della distanza minima di 1,5 metri per chi sorpassa i ciclisti, anche se prevediamo difficoltà oggettive nell'accertamento e nella contestazione della violazione che potrebbe diventare esigibile solo dopo perizie post incidente.
Ottima la previsione dell'obbligo delle cinture di sicurezza sugli scuolabus (9 gli incidenti con bambini feriti trasportati sugli scuolabus nel 2018 secondo l'Osservatorio ASAPS).
Siamo invece perplessi sulla previsione che amplia  i poteri degli ausiliari del traffico di società private.

Ci auguriamo che sia poi prevista anche qualche misura per contenere la gravissima mortalità dei motociclisti sulle strade. 70 morti in 4  soli fine settimana di giugno.
L'ASAPS esprime grande soddisfazione poi perché pare non sia prevista nella riforma l'elevazione del limite a 150 km/h nella autostrade a 3 corsie, per il quale ci siamo battuti con determinazione e argomenti. Saremmo anche l'unico Paese al mondo che eleva i limiti di velocità.
Ma siamo assolutamente convinti che le utili misure approvate in Commissione senza un adeguamento e potenziamento delle pattuglie sulle strade non porteranno a risultati particolarmente positivi. Chi contesterà il mancato uso del casco, delle cinture, l'uso del cellulare alla guida, il rispetto dei tempi di guida e riposo dei camionisti, e gli stati di ebbrezza senza una incremento degli agenti sulle strade dotati del numero necessario di etilometri?
Ora aspettiamo l'approvazione della Riforma in Aula alla Camera e il successivo passaggio al Senato sperando che tutto il pacchetto tagli il traguardo entro l'autunno.
 
Forlì, 10 luglio 2019
 
Giordano Biserni
Presidente ASAPS


Ma ora attendiamo l’approvazione definitiva in Aula alla Camera entro il mese di luglio e poi al Senato in autunno. (ASAPS)

 

Mercoledì, 10 Luglio 2019
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