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Notizie brevi 18/07/2019

«Farah non si è pentito, personalità priva di scrupoli»

Le motivazioni della condanna a dieci anni per il marocchino di Monte San Giusto che causò l'incidente stradale a Porto Recanati in cui persero la vita Gianluca Carotti ed Elisa Del Vicario
Le auto coinvolte nello schianto

Privo di scrupoli per essersi messo alla guida senza rispettare le più elementari norme del codice della strada, ha fornito una versione priva di circostanze di riscontro e ci sono dubbi se si sia veramente pentito. In sintesi questi alcuni punti della sentenza del giudice Daniela Bellesi che ha condannato a 10 anni di carcere Marouane Farah, il marocchino di Monte San Giusto che al volante di una Audi A6 con due amici, il 3 marzo scorso sull’Adriatica a Porto Recanati, si scontrò frontalmente con la Peugeot che trasportava la coppia di Castelfidardo Gianluca Carotti ed Elisa Del Vicario, morti sul colpo, e i loro figli finiti in ospedale di condizioni critiche. Accusato di duplice omicidio stradale e lesioni stradali, aggravati dal fatto di essere sotto l’effetto di alcol e hashish, e di circolare contromano con la patente scaduta e senza assicurazione, Farah è stato condannato, con il rito abbreviato, a dieci anni di reclusione. «Una personalità  priva di scrupoli in grado di porsi alla guida in violazione delle più elementari norme del codice della strada, esponendosi al rischio di commetterne altre e di causare conseguenze anche mortali, poi purtroppo effettivamente verificatesi - si legge nella sentenza -  Un fatto di una inaudita gravità»...

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E sono anche pochi!! Senza la legge sull’Omicidio stradale ne avrebbe presi 3 o 4! (ASAPS)

Giovedì, 18 Luglio 2019
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