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Incidenti Istat 2018
Numeri  complessivamente leggermente positivi. Il calo -1,6%  dei morti nel 2018, recupera solo in parte il peggioramento del dato del 2017 che fece segnare una crescita del 2,9% delle vittime mortali. Preoccupano i primi dati del 2019.
Debole il contrasto all’uso del cellulare, all’alcol e al crescente consumo di cocaina fra i conducenti

Foto di repertorio dalla rete

I dati diffusi oggi da Aci-Istat sugli incidenti stradali 2018 certificano un andamento leggermente positivo, ma dal trend molto incerto se si considera che il calo -1,6%  dei morti nel 2018, recupera solo in parte il peggioramento del dato del 2017 che fece segnare una crescita del 2,9% delle vittime mortali. Negli ultimi 4 anni assistiamo ad un rallentamento e a una altalena nel calo del numero delle vittime: 3.428 nel 2015, 3.283 ne 2016, 3.378 nel 2017 e 3.325 nel 2018. Quasi si fosse toccato una sorta di zoccolo duro troppo difficile  da scalfire. Allo stato attuale siamo ancora sopra di 1.000 morti l’anno rispetto al target 2020 UE di riduzione delle vittime, che evidentemente non potremo raggiungere. Infatti preoccupano anche i primi dati del 2019.

Balza agli occhi  che nel  2018 sono aumentate le vittime fra i 15 e 19 anni del +25,4%. Dato che si accompagna a qualche segnale preoccupante di ritorno delle cd Stragi del sabato sera anche in questa estate.  Per altro sul dato dei decessi dei bambini da 0 a 14 anni segnalato  in calo del 9% con 34 piccole vittime come ASAPS abbiamo riserve in quanto il nostro Osservatorio ha raccolto i dati di un numero ben superiore di decessi fra i bambini, che verificheremo in quanto l’indagine dell’Istat è  noto non rileva in taluni sinistri pluriveicolari  le caratteristica anagrafiche fra cui l’età degli occupanti oltre il terzo veicolo (vedi incidente viadotto Genova) e quelli avvenuti nelle aree private durante le manovre dei genitori o parenti.
Positivo il segno meno per i decessi dei ciclisti e dei motociclisti anche se c’è da dire che per questi ultimi l’estate 2019 ha fatto segnare risultati di nuovo molto negativi.
Sull’incremento dei decessi sulle autostrade ovviamente ha inciso il drammatico crollo del viadotto Morandi, con 43 vittime di cui 3 bambini.

Il dato della diminuzione delle sanzioni che può essere visto come positivo, potrebbe avere invece una chiave di lettura anche connessa col calo delle pattuglie sulle strade. Su questo versante ASAPS esprime tutta la sua preoccupazione per il debole contrasto all’uso del cellulare alla guida (in fonia, messaggistica, navigazione e addirittura selfie), violazione assolutamente pervasiva e trasversale fra gli automobilisti, immersi in questa sorta di pericolosissima distrazione di massa. Per questo preoccupa il ritardo nell’approvazione della modifica al CdS con la previsione della sospensione della patente alla prima violazione (troppo pochi i 7 giorni minimi previsti).
L’altro aspetto che veramente lascia perplessi è la sempre più fitta connessione fra incidenti gravi o mortali e uso di alcolici e la sempre più frequente positività alle droghe in particolare la cocaina,  positività accertata purtroppo quasi sempre dopo lo schianto mortale. La frequenza di questa condizione (vedi da ultimo gli incidenti di Vittoria e Alcamo) getta un’ombra lunga sulla sicurezza stradale.

L’ASAPS chiede che vengano raccolti tutti i dati possibili che diano la reale portata del fenomeno, ora ampiamente sottostimato e che inizi una durissima campagna di contrasto con le necessarie modifiche all’articolo 187 CdS in modo da snellire le procedure di rilevamento della tossicità dei conducenti. Non è possibile che tanta gente che consuma alcolici (si guardi ai frequenti casi di autotrasportatori stranieri alla con valori alcolemici da coma etilico) o assume sostanze possa rimanere alla guida pressoché impunita fino a che non arriva la tragedia sulla strada. Tragedia che può riguardare tutti.
Senza un incremento di agenti sulle strade non sarà possibile nessun altro significativo successo per una maggiore sicurezza stradale.
 
Forlì, lì 25 luglio 2019.
 
Giordano Biserni
Presidente ASAPS


I dati della sinistrosità stradale 2018 nella riflessione dell’ASAPS
Debole il contrasto all’uso del cellulare, all’alcol e al crescente consumo di cocaina fra i conducenti. Per gli incidenti ai bambini abbiamo numeri nettamente diversi e ben più alti.
 

 

 

Giovedì, 25 Luglio 2019
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