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Articoli 29/12/2003

...Adesso è Natale!

Racconto di un 25 dicembre un po’ diverso. Un grave incidente, i soccorsi, la premura e la gratitudine
 ...Adesso è Natale!
Racconto di un 25 dicembre un po’ diverso.
Un grave incidente, i soccorsi, la premura e la gratitudine

 

Il Natale è la festa di tutti, il Natale E’ LA FESTA!

A prescindere da come la si trascorre, a prescindere dal consumismo, dai regali, dalle carte argentate e dal panettone con i canditi.
Perché il Natale è una festa interna a noi. E’la gioia dei cuori nel vedere i bambini contenti, nel vedere gli anziani ancora con noi nel calore di una casa allegra di sorrisi e densa di profumi, come non sarà più per il resto dell’anno.
Ma il Natale è anche lavoro e preoccupazioni.
Per molti è una giornata diversa soltanto nel calendario, uguale nell’impegno e nell’attenzione, perché il 25 dicembre il mondo gioisce ma non si ferma. Sono tante le storie accadute il giorno della nascita di nostro Signore, ed è più facile ricordarle perché legate ad una data importante o ad una situazione che, per natura, tendiamo ad avvicinare soltanto al calore della famiglia, alla spensieratezza di un pranzo in compagnia e all’emozione di un pacco da scartare. Ma, come dicevamo, in quel giorno lavora il medico, l’infermiere, il soldato e, ovviamente, il poliziotto.
Perché le strade, il 25 dicembre, nonostante si inebrino di odori di brodo e di arrosto, rimangono il posto dove lavora tanta gente, dove passa la vita di una popolazione, dove, purtroppo, è facile piangere come sorridere.
Ecco che, a tal proposito, vogliamo proporvi uno dei tanti episodi legati alla ricorrenza del Santo Natale. Una situazione che fa riflettere e ci concede un attimo di intimità diverso da quello che, abitualmente, ci offre questa Festa.
La situazione riguarda persone che sono in viaggio per andare a trascorrere le festività in compagnia dei genitori.
Ma la strada non conosce Natale o Capodanno, la strada è e rimane un luogo dove il pericolo è in costante agguato, capace di colpire e ferire in qualsiasi momento.
Gli operatori che vi lavorano si trovano in situazioni come quella che andremo a raccontare, senza pensare se si vive una fredda e qualunque giornata invernale, o un pomeriggio di Natale, che si vorrebbe legato ai propri affetti.
Gli angeli della strada non conoscono pause e non conoscono feste. Il loro compito è vigilare e loro vigilano, ignorando freddo e fatica, pensando al Natale come ad una festa del cuore da far trascorrere nel modo più tranquillo possibile a chi si mette in viaggio. Ecco quindi la lettera di ringraziamento di un signore che, assieme alla moglie, ha avuto modo di constatare di persona la professionalità degli uomini della Stradale.
Sarebbe stato meglio fosse rimasto all’oscuro di questa grande professionalità o, quantomeno, l’avesse percepita soltanto attraverso le tante manifestazioni di affetto, i tanti ringraziamenti e i tanti articoli che parlano di questi signori in divisa .
Noi riportiamo i fatti ed esprimiamo, oltre ai dovuti complimenti, l’augurio che certe cose non si impongano all’attenzione soltanto perché capitano in giornate particolari. Il lavoro è così tutti i giorni, duro, pericoloso ed estenuante.
Adesso è Natale…auguri!
Spett.le
Compartimento di Polizia Stradale
NAPOLI
Nota di Merito
Il rispetto che porto nei confronti di tutti coloro ai quali è istituzionalmente affidato il compito di garantire e tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza democratica di noi cittadini e nel caso di specie degli Agenti di Polizia Stradale che tutti i giorni pattugliano le strade, divenute, ormai, palcoscenici di morte, mi induce a formulare la presente nota ai dirigenti responsabili degli uffici in indirizzo al fine di poter segnalare il comportamento e lo spirito apprezzabile sia sotto il profilo professionale che umano con il quale due dei vostri agenti in servizio presso la Stazione di Benevento hanno eseguito in modo particolarmente esemplare il proprio dovere e più precisamente l’Ispettore Marciello ed il suo compagno, di cui purtroppo e con enorme dispiacere non ricordo il nome, che il giorno di Natale 2002 hanno soccorso me e mia moglie scampati miracolosamente dalle tragiche conseguenze di un incidente stradale assai grave che in breve Vi descrivo.
Il giorno 25 dicembre 2002 sono partito in compagnia di mia moglie da Roma diretto a Vallata, mio paese d’origine, per trascorrere il natale con i miei genitori anziani.
Giunto nei pressi della città di Benevento, nel mentre percorrevo il raccordo autostradale A/16, a pochi chilometri prima dell’imbocco del casello autostradale e più precisamente a 1 km circa dall’uscita di San Giorgio del Sannio, la sciagurata guida di un ignoto automobilista che mi precedeva, il quale deviava la propria direzione di marcia spostandosi ed invadendo improvvisamente la corsia di sinistra sulla quale viaggiavo, mi costringeva ad effettuare un’altrettanto improvvisa e pericolosa manovra, ossia una forte frenata e una brusca sterzata volta per istinto ad evitare l’impatto con il predetto autoveicolo, alla quale conseguiva la inevitabile perdita di aderenza e di controllo della mia auto che, sbandando, urtava violentemente prima contro il guard-rail di sinistra, e poi di rimbalzo contro il muro di cemento armato di destra, arrestandosi completamente distrutta dopo aver percorso più di cento metri. Redivivo insieme a mia moglie, nonostante le gravissime lesioni riportate, grazie a Dio sicuramente minime rispetto a quelle che ne potevano derivare, ho potuto, in questa tragica esperienza, verificare ed apprezzare la solidarietà di tutte le persone che si sono fermate sul posto dell’incidente per offrire soccorso. Ciò che con la presente, insieme a mia moglie, mi interessa maggiormente segnalare ed evidenziare, è la tempestività, la grande professionalità e l’enorme conforto manifestatoci dai due predetti funzionari di polizia che dopo pochissimi minuti sono sopraggiunti sul posto dandoci tutto l’aiuto e l’assistenza necessaria. Preciso che l’incidente è avvenuto alle ore 14 del giorni di Natale e, vista l’ora, ero convinto di morire dissanguato, avendo riportato, tra le tante, una grave ferita al capo.
Devo, inoltre, sottolineare che dopo alcune ore dall’incidente i due Agenti ci hanno fatto visita all’ospedale Rummo, presso il quale eravamo stati trasportati con due autoambulanze, e nel mentre io ero in sala operatoria, si informavano attraverso il personale medico sulle mie condizioni cliniche rassicurando e dando conforto a mia moglie alla quale consegnavano le valigie e gli effetti personali che essendo rimasti nell’auto, si erano preoccupati di raccogliere con la cura e la premura tipica solo delle persone con le quali si ha la fortuna di avere un forte rapporto di amicizia e che in casi del genere si adoperano per offrire tutto l’aiuto di cui si ha bisogno.
In una borsetta di mia moglie vi era una somma di denaro, parte in assegni e buona parte in contanti, di circa 10.000 euro, che avevamo portato con noi per poter effettuare il versamento dell’IVA in scadenza proprio in quei giorni. Nell’essenzialità del contesto brevemente descritto, tale condotta, che rafforza la fiducia di tutti noi cittadini verso le istituzioni, fa sicuramente onore ai due Agenti di Polizia Stradale che hanno dimostrato, svolgendo egregiamente e con apprezzabile professionalità il proprio dovere, grande rispetto e attaccamento al nobile ed importante servizio che hanno scelto di svolgere con dedizione e sacrificio a favore di tutti gli automobilisti.

Avv. Rocco Crincoli
Avv. Bianca Maria Lugari


Lunedì, 29 Dicembre 2003
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