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Ubriachi al volante, una strage senza fine
I risultati delle prove di alcuni etilotest stupiscono. Ecco perché

La guida in stato di ebbrezza continua a mietere vittime soprattutto tra i più giovani  e nei weekend. Una tragica piaga che non si riesce a debellare nonostante le varie misure adottate per cercare di contrastare il fenomeno e interrompere la catena dei decessi dovuti all’abuso di alcol.

Un tema molto delicato su cui la rivista specializzata Quattroruote di agosto pone l’accento sottolineando come il primo a doversi responsabilizzare da questo punto di vista sia il guidatore stesso.

Le risorse messe a disposizione dalla tecnologia non mancano e sul mercato è possibile trovare strumenti economici con cui verificare facilmente se si è alzato troppo il gomito e quindi non è il caso di mettersi alla guida di un veicolo, qualunque esso sia.

Vale la pena ricordare che il Codice della strada prevede un tasso limite di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue.

Quattroruote ha voluto verificare con dei test l’affidabilità degli strumenti a disposizione del pubblico  acquistando in incognito alcuni etilotest “fai da te” che, pur non avendo valore legale, permettono ai guidatori di farsi un’idea del proprio stato.

“L’obiettivo era verificarne il grado di affidabilità, confrontando i risultati ottenuti con quelli registrati da una pattuglia della Polizia stradale, munita di un etilometro omologato – spiegano al magazine – Dieci gli alcoltest utilizzati, acquistati in farmacia o su amazon.it; unica eccezione, uno strumento di fascia alta più sofisticato e costoso, messo a disposizione dalla Dräger Italia che fornisce anche gli apparecchi in uso alle Forze dell’ordine.

Due le tipologie degli strumenti, entrambe basate sull’analisi dell’aria alveolare espirata: i più semplici utilizzano reagenti che cambiano colore in base al valore rilevato e possono essere impiegati una sola volta, gli altri dispongono di un display digitale, che riporta valori numerici, e di boccagli sostituibili, che ne consentono il riutilizzo anche da parte di persone diverse”.

Al test sono state sottoposte tre persone, diverse per sesso, età e peso mentre i cocktail da bere erano di tre differenti tipologie.

Gli esperti hanno effettuato trenta rilevamenti e di questi, tredici hanno dato risultati differenti da quelli della Polizia stradale.

Alcuni etilotest hanno registrato valori molto lontani da quelli registrati dalle Forze dell’ordine, ad esempio, 0,50 contro un reale 0,82 o, al contrario, 1,40 invece di 0,50.

Nell’inchiesta del mensile vengono affrontate e smentite anche le “leggende metropolitane” che circolano sui possibili rimedi per smaltire in un batter d’occhio il tasso alcolemico e non incorrere nelle pesanti sanzioni previste dalla legge per chi viene trovato con i valori fuori norma.

A corredo del servizio c’è anche il parere del medico responsabile della Medicina d’urgenza dell’ospedale Humanitas di Rozzano (MI), che mette in guardia anche da alcuni preparati che promettono di accelerare il rientro del tasso nei limiti della legge. (m.r.)

da repubblica.it


Quattroruote ha voluto verificare con dei test l’affidabilità degli strumenti a disposizione del pubblico  acquistando in incognito alcuni etilotest “fai da te” che, pur non avendo valore legale, permettono ai guidatori di farsi un’idea del proprio stato. (ASAPS)

Lunedì, 19 Agosto 2019
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