di Riccardo Matesic*
Quel pericolo invisibile nascosto nelle nostre abitudini
La signora davanti a me procede a zigzag con l’auto. Sta leggendo un messaggio sul telefono.
Lo vedo distintamente da dietro. Siamo su una strada con molte curve strette e molto traffico.
Spaventa vederla guidare così da dietro, ma bisogna dire che mette in mostra una certa abilità nel gestire volante e telefono assieme. A modo suo è una forma di specializzazione.
Poco avanti troviamo la fila ferma, mi affianco, ha il finestrino aperto, e le dico che sta rischiando per se stessa e per gli altri. Mi risponde maleducatamente di farmi i fatti miei, perché lei “sa guidare”. Me ne vado sconsolato...
da il Centauro n. 222
Da il Centauro 222 – Luglio/agosto 2019. (ASAPS)