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Notizie brevi 24/08/2004

COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA. Non può esserci indulgenza se si guarda in faccia la realtà

COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA.
Non può esserci indulgenza
se si guarda in faccia la realtà

Silvia Cigarini e Giulia Castellani, 17 e 18 anni, di Reggio Emilia: la loro vita distrutta il 16 agosto da un automobilista ubriaco e recidivo, al quale era stata sempre ritirata per brevi periodi la patente.
Il fatto gravissimo non è insolito e proprio per questo dovrebbe servire a scuotere legislatori, istituzioni  e magistrati, poiché la sua reiterazione esprime l’inadeguatezza degli interventi di prevenzione a livello politico, operativo e di amministrazione della giustizia.
La nostra Associazione non ha mai mancato di evidenziare come non basti invitare gli automobilisti alla prudenza per fermare la strage, ci vuole l’azione congiunta delle istituzioni per prevenirla. Deprechiamo:
- la mancanza di coraggiose decisioni politiche centrate sul rispetto del valore della vita;
- la mancanza di significativi interventi di informazione-formazione per una massiccia azione di prevenzione (scuola, famiglia, mass media, enti locali);
- l’inadeguata progettazione di strutture in funzione della sicurezza dell’utente;
- e, quando l’incidente accade, la superficiale gestione del reato da parte della giustizia, utile solo a rafforzare la propensione a delinquere.
A fini di prevenzione auspichiamo pene irrogate con immediatezza e rigore: nei casi di guidatori ubriachi e recidivi - nelle cui mani l’auto è un’arma per uccidere - dovrà essere possibile non solo il ritiro della patente anche a vita, ma pure la confisca del veicolo, come sostenuto dal  procuratore della Repubblica di Treviso dott. Foiadelli -“Via l’auto a chi guida ubriaco” (Il Gazzettino 5 agosto) -  e dallo stesso dott.  Carlo Nordio, che ha presieduto la Commissione per la modifica del codice penale: “Se intervenissero provvedimenti più incisivi, come il sequestro e la confisca del veicolo, il ritiro definitivo ed irrevocabile della patente e, nei casi più gravi, una settimana di cella, l’andazzo forse cambierebbe” (Il Messaggero 3 agosto 2004).
       Ci aspettiamo, infine, che i magistrati, nell’applicare gli articoli del codice penale, non si fermino sempre  ad irrogare la pena al livello minimo, che restando sospesa non viene mai espiata; gli articoli contengono limiti massimi di pena, voluti dal legislatore, ma sistematicamente ignorati nonostante la particolare gravità di tanti reati da incidente stradale abbia a che fare con il dolo anziché con la semplice colpa.
20/08/2004.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
                                                                                            presidente
 
 
associazione italiana familiari e vittime della strada - onlus
www.vittimestrada.org
via A. Tedeschi, 82 - 00157 Roma - tel. 06 41734624 - fax 06 233216163
 
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – tel. & fax 090/710707
Via San Filippo Bianchi, 54 – 98122 Messina – email: comitato.messina@tiscali.it

 

Martedì, 24 Agosto 2004
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