Macerata
Incidenti stradali: Ps denuncerà per resistenza chi scappa
In sintonia con la Procura della Repubblica di Macerata, nei casi in cui l'automobilista non si ferma e sfugge ai controlli, la Polizia Stradale procederà, oltre che alla contravvenzione prevista dall'art.192 cp, alla denuncia del conducente per resistenza a pubblico ufficiale. Lo hanno annunciato il questore di Macerata, Antonio Pignataro, e il comandante della Polizia stradale Tommaso Vecchio, in un incontro con la stampa in cui hanno segnalato la recrudescenza di episodi pericolosissimi con protagonisti giovani automobilisti che, fermati per un controllo dagli agenti, si danno alla fuga costringendo i poliziotti a lunghi inseguimenti.
In una sola notte la Polizia stradale è stata costretta a ritirare 47 patenti appartenenti a persone tra i 20 e i 40 anni.
Tali fatti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica e sono stati svolti accertamenti anche di carattere legale: è emerso che, in alcuni casi, la Cassazione ha avvalorato nei casi di fuga di automobilisti in cui si mette a rischio la vita di agenti, altri automobilisti o di pedoni, la configurazione dl reato di resistenza alle attività di polizia (art.337 cp) che prevede la reclusione da 5 mesi a 6 anni. Orientamento su cui ora questura e polizia stradale si muoverà.
Molto spesso, hanno spiegato, nella fuga questi giovani oltre a provocare incidenti ad altri automobilisti mettono in pericolo la vita dei pedoni; e non è raro il caso in cui finiscano essi stessi per schiantarsi contro un'abitazione o contro una pianta.
Ad agosto sono stati accertati dalla Polstrada dieci casi.
Alcuni preferiscono scappare anziché sottoporsi al controllo che potrebbe significare la scoperta di aver assorbito troppo alcol o di aver assunto droga: in questo modo incorrono soltanto di una infrazione amministrativa, cavandosela con un'ammenda di 100 euro e il ritiro di tre punti dalla patente.
Tali fatti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica e sono stati svolti accertamenti anche di carattere legale: è emerso che, in alcuni casi, la Cassazione ha avvalorato nei casi di fuga di automobilisti in cui si mette a rischio la vita di agenti, altri automobilisti o di pedoni, la configurazione dl reato di resistenza alle attività di polizia (art.337 cp) che prevede la reclusione da 5 mesi a 6 anni. Orientamento su cui ora questura e polizia stradale si muoveranno” (ASAPS)