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Notizie brevi 20/08/2004

La lettera - L’impegno verso gli orfani della famiglia Cremonesi per ricordare il figlio Giambattista, Assistente di Polizia, morto in servizio nel 2002

La lettera

L’impegno verso gli orfani della famiglia Cremonesi per ricordare il figlio Giambattista, Assistente di Polizia,

morto in servizio nel 2002.

 

La perdita di un figlio è qualcosa di così tragico ed innaturale, che non esiste un sinonimo per definire il genitore che ha subito la tragica sorte di sopravvivere al proprio figlio.

Il devastante dolore che ne deriva può inaridire il cuore di chi, improvvisamente, è privato della persona che più d’ogni altra amava, così come accade ad una pianta cui hanno reciso le radici che le fornivano la linfa vitale. Tale atteggiamento non stupisce né suscita recriminazioni da parte degli altri che ben comprendono la tragica sofferenza del genitore.

A volte, però, qualcuno riesce a continuare ad amare, ed allora ama il proprio figlio anche attraverso gli altri, meno fortunati, che d’amore hanno un gran bisogno.

E’ così che la famiglia Cremonesi continua ad amare e a tenere vivo il ricordo del figlio Giambattista, tragicamente deceduto in servizio.

Giambattista Cremonesi era un Assistente della Polizia di Stato in servizio presso il Distaccamento del IX Reparto Mobile di Taranto, che nella mattina del 18 luglio 2002, mentre effettuava un servizio di scorta, rimaneva coinvolto in un incidente nel quale perdeva la vita a soli 30 anni.

Da allora la famiglia Cremonesi si è fattivamente impegnata a favore degli orfani della provincia di Taranto, con iniziative cha hanno sempre trovato solidali il Dirigente del Distaccamento del IX Reparto Mobile di Taranto, dr. Giovanni Casavola, l’Isp.Capo Avena e la dr. M. Dolores Rucci, Dirigente della Stradale di Taranto.

Piccole iniziative, come portare in pizzeria i ragazzi dell’orfanotrofio, organizzare per loro una vacanza al mare, che hanno il pregio di regalare a questi ragazzi una giornata normale, diversa dalla solitudine che li accompagna ogni giorno.

Il tutto con la discrezione di chi queste cose le fa perché le sente veramente, perché ha ancora tanto amore da donare e vuole continuare ad amare, nel ricordo sempre vivo del figlio che non c’è più.

Più d’ogni altra parola, infatti, sono i gesti della famiglia Cremonesi che continuano a tenere vivo il ricordo di Giambattista, ed  è per  onorare questo ricordo che i colleghi del Reparto Mobile, il dr. Casavola e la dr. Rucci, aderiscono con entusiasmo e collaborano ad ogni iniziativa organizzata dalla famiglia Cremonesi.

Si è voluto raccontare dell’altruismo della famiglia Cremonesi, per poter ricordare, attraverso Voi, con altri  colleghi  l’Assistente Capo Giambattista Cremonesi.

 

Venerdì, 20 Agosto 2004
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