di Luigi Altamura*
SCUOLE-GUIDA: LEZIONI PER LA PATENTE CON IL PAGAMENTO DELL'IVA
Il mondo dei trasporti non conosce sconti dal punto di vista economico-finanziario, anzi. L'ultima notizia è del 2 settembre e proviene dall'Agenzia dell'Entrate, con la risoluzione nr. 79, che ha come oggetto "Interpello art. 11, comma 1, legge 27 luglio 2000, n.212 - Aliquota IVA prestazioni didattiche finalizzate al conseguimento delle patenti di guida".
La questione, molto semplice, è quella se far pagare l'IVA sulle lezioni per il conseguimento della patente di guida, che fino ad oggi era esente. Il titolare di una scuola-guida si è rivolto alla Divisione Contribuenti dell'Agenzia dell'Entrate per chiedere quali effetti poteva avere, la sentenza del 14 marzo 2019 della Corte di Giustizia UE relativa alla causa C-449/2017, con la quale si è data la corretta interpretazione dell'articolo 132, paragrafo 1, della Direttiva CE del 28 novembre 2006, n. 112 relativo alle esenzioni in materia di IVA.
Dopo aver analizzato la sentenza, l'Agenzia delle Entrate chiarisce che "i termini con i quali sono state designate le esenzioni "devono essere interpretati restrittivamente, dato che tali esenzioni costituiscono deroghe al principio generale stabilito dall'articolo 2 della direttiva stessa, secondo cui l'IVA è riscossa per ogni prestazione di servizi effettuata a titolo oneroso da un soggetto passivo".
La conclusione è che "l'attività esercitata dalla scuola-guida, avente ad oggetto lo svolgimento di corsi teorici e pratici necessari al rilascio delle patenti di guida, debba considerarsi imponibile agli effetti dell'IVA." Esattamente l'opposto di quanto finora dichiarato dalla medesima Agenzia. Non solo, i titolari dovranno integrare le dichiarazioni IVA, relativa agli anni successivi al 2015. Ecco perciò che i vecchi allievi saranno tenuti al versamento dell'IVA non pagata, fino all'emissione della recente risoluzione. Unica consolazione - ricorda la nota - è che all'Agenzia non dovranno essere versati interessi e sanzioni.
Un nuovo aumento che si accoda ai tanti avvenuti nel 2019 tra quello delle sanzioni al codice della strada biennale (per legge), alle spese di notifica dei verbali per i grandi clienti di Poste Italiane, ai pedaggi autostradali di alcune tratte.
*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona
Dirigente Unità Organizzativa Protezione Civile Comune di Verona
>In allegato la risoluzione nr. 79 del 2 settembre 2019
Una brutta notizia, si va ancora nelle tasche degli automobilisti. (ASAPS)