La notizia è dell’inverno scorso. "La Guardia
di Finanza di Lucca ha sequestrato ad un costruttore caschi da
motociclista non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla
normativa Ue: 8.877 pezzi tra caschi, prodotti semilavorati e calotte in
polistirolo, oltre alla relativa documentazione afferente l’avvenuta
omologazione in Lussemburgo. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di una
indagine avviata a seguito di una segnalazione pervenuta dall’associazione
dei costruttori di moto e dell’indotto. La segnalazione alla Procura è
stata supportata dai risultati dei test effettuati presso un laboratorio
privato, i cui esiti hanno rilevato valori di assorbimento inferiori al
limite consentito e il distacco dei cinturini dai caschi. Ulteriori prove
effettuate presso il Centro Prove Autoveicoli del Ministero competente hanno
inoltre evidenziato la pericolosità dei caschi durante l’urto. Il
rappresentante legale della ditta è indagato per frode in commercio e
vendita di prodotti industriali con segni mendaci. La Guardia di finanza ha
sequestrato anche quasi 7.000 caschi già venduti, specie nelle province di
Napoli, Roma e in Calabria".
Ma cosa dice la norma? Nei paesi U.E.è vietata la vendita dei caschi che
non abbiano i requisiti previsti dalla norma R22/05/CEE (l’omologazione).
La norma fissa gli standard per le prove, di resistenza e assorbimento
all’urto, del sistema di ritenzione e dell’attrito delle sporgenze e della
superficie. (pgc)
Moto. Caschi:
i test per la sicurezza.
Vediamo nel dettaglio come
vengono effettuate le prove sui caschi che devono proteggere la nostra
testa. Un casco viene posto su un modello a forma di testa dotato di un
sensore. Quindi lo si fa cadere da un’altezza di 287 cm in modo da farlo
urtare contro un’incudine di acciaio ad una velocità di circa 27 Km/h.
Ognuno di quattro punti di una determinata area, devono urtare una volta. Le
incudini di acciaio utilizzate devono essere piatte e a forma di bordo di
marciapiede per rappresentare appunto, rispettivamente, la superficie di una
strada e il bordo di un marciapiede.
Un casco integrale viene fatto cadere da un’altezza di 155 cm e la parte che
protegge il mento deve urtare contro un’incudine piatta. L’accelerazione e
la durata dell’urto trasmessa ad un modello di testa vengono misurati da un
sensore; i dati rilevati vengono analizzati da un computer. Il risultato
dell’analisi tradotto in indici ed esposto su grafici per la valutazione.
I risultati di una prova di assorbimento dell’urto sono indicati con una
linea verde in un grafico generato dal computer. Il picco "G" della curva
indica l’accelerazione massima dell’urto. La norma R22/05/CEE prescrive che
tale valore non deve essere superiore a 275 G. Il criterio di lesione della
testa (HIC) viene calcolato in base all’accelerazione e alla durata
dell’urto. Il suo valore corrisponde all’incirca alla sezione colorata in
blu. Anche se il picco G è basso, la probabilità di lesione della testa è
alta se il valore HIC è alto. Ciò significa che per un casco buono e sicuro
è essenziale che il picco G sia basso e, nello stesso tempo, la durata
dell’urto sia piccola.
La ritenzione del sottogola del casco (il laccetto che deve essere sempre
bene legato) viene valutata caricando una massa statica di 15 Kg ; inoltre
viene legata al sottogola una massa di 10 Kg fatta calare da un’altezza di
75 cm per aggiungere al sottogola un ulteriore carico dinamico. La
valutazione della prova avviene calcolando lo scarto dinamico del sistema di
ritenzione che non deve essere superiore a 35mm. Uno scarto residuo di un
sistema di ritenzione non deve essere superiore a 25mm. (lo scarto residuo
va misurato con una massa di 15 Kg caricata previamente). Prova di
rotolamento (distacco) del sistema di ritenzione. Un casco viene posto su un
modello di testa serrato con un sottogola. Un dispositivo che serve a
guidare e rilasciare una massa cadente di 3 Kg viene agganciata al lato
posteriore della calotta, nel livello verticale mediano del casco. A questo
punto un’altra massa in aggiunta e viene lasciata cadere da un’altezza di
50 cm. Per superare la prova, il casco non deve ruotare sulla testa per più
di 30 gradi. Per saperne di più:
http://www.vemarhelmets.it/italiano/omologazione.htm;
http://www.magazzinirossi.it/moto/normacee.php;
http://www.iss.it/sitp/sicu/index.html;
http://www.radio.rai.it/radio1/mondomotori/view.cfm?Q_EV_ID=14314&Q_PROG_ID=74
(pgc) |