BOLOGNA
(18 ago. 2004) - "Purtroppo la semplice sanzioni del ritiro della
patente non basta. Bisogna togliere definitivamente l’auto per evitare il
ripetersi della violazione". Lo rileva,
dopo il grave incidente dell’altra sera a Reggio
Emilia provocato da un tunisino ubriaco, drogato, non
assicurato e al quale la patente era stata già ritirata cinque volte,
l’Associazione Sicurstrada, che da Bologna da oltre un decennio si batte per
la sicurezza stradale, e che invita "tutti i Procuratori della Repubblica ad
attuare un intervento a livello giudiziario più energico e dissuasivo".
Sicurstrada propone che venga applicato il sequestro preventivo del veicolo,
impedendo al guidatore di ripetere il reato della guida in stato d’ebbrezza
e/o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, secondo quello che afferma il
Codice di procedura penale, all’articolo 321: "Quando vi è pericolo che la
libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o
protrarre le sue conseguenze, o agevolare la commissione di altri reati, a
richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice dell’indagine preliminare
dispone il sequestro con decreto motivato". Nel caso specifico, può
procedere l’autorità di Polizia giudiziaria. Un guidatore privato del mezzo,
"una vera e propria arma se usata incoscientemente", non solo di un ’pezzo
di carta’, avrà - secondo Sicurstrada - "maggiori disagi e quindi accrescerà
il suo livello di riflessione e forse di ravvedimento. Questa disposizione
ha già trovato una prima applicazione alla Procura di Treviso. Una guerra
sulle strade va combattuta con misure drastiche: per questo, secondo Sandro
Vedovi, Segretario Generale di Sicurstrada e Componente della Consulta
Nazionale per la Sicurezza Stradale Cnel-Ministero delle Infrastrutture,
"andrebbe modificato l’articolo 186 del Codice della Strada (guida in stato
d’ebbrezza) introducendo anche la revoca della patente con l’impossibilità
di poterla conseguire di nuovo entro tre anni per chi venga trovato alla
guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l (il triplo del limite)".
Il rischio di incorrere in un incidente stradale con perdita di controllo in
soggetti che guidano con alcoolemia superiore a 150 mg/dl è - afferma
Sicurstrada secondo i propri rilievi - circa 380 volte più grande rispetto
al rischio relativo ai soggetti sobri.
L’Asaps chiede il dolo e ritiro patente
"Basta col terribile sorteggio fra la vita e la morte per colpa, o dolo, di
chi continua ad avere licenza di uccidere. Occorre revocare definitivamente
la patente ai recidivi di alcolismo e droga". E’ l’allarme-appello lanciato
da Giordano Biserni, presidente nazionale dell’Asaps, l’associazione
sostenitori della polizia stradale, dopo la "tragedia annunciata" dell’altra
sera sulla tangenziale di Reggio Emilia, dove un automobilista di 33 anni,
che era già stato sorpreso 4 volte a guidare ubriaco e aveva riottenuto la
patente dopo tre mesi di sospensione solo poche ore prima, si è scontrato
frontalmente con la sua Alfa 145 contro la Y10 di tre ragazze (due sono
morte, una è in gravi condizioni). L’Asaps chiede la possibilità di
esercitare l’azione penale per reati di dolo, e non di colpa, e chiede la
revoca definitiva della patente per i recidivi. |