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Notizie brevi 19/08/2004

BOLOGNA - "Sequestrare l’auto, non ritirare la patente" Dopo il drammatico incidente di Reggio l’associazione Sicurstrada chiede ai magistrati di "attuare un intervento a livello giudiziario più energico e dissuasivo"

da "Emilianet" del 18 agosto 2004
"Sequestrare l’auto, non ritirare la patente"
Dopo il drammatico incidente di Reggio l’associazione Sicurstrada chiede ai magistrati di "attuare un intervento a livello giudiziario più energico e dissuasivo"

BOLOGNA (18 ago. 2004) - "Purtroppo la semplice sanzioni del ritiro della patente non basta. Bisogna togliere definitivamente l’auto per evitare il ripetersi della violazione". Lo rileva, dopo il grave incidente dell’altra sera a Reggio Emilia provocato da un tunisino ubriaco, drogato, non assicurato e al quale la patente era stata già ritirata cinque volte, l’Associazione Sicurstrada, che da Bologna da oltre un decennio si batte per la sicurezza stradale, e che invita "tutti i Procuratori della Repubblica ad attuare un intervento a livello giudiziario più energico e dissuasivo".
Sicurstrada propone che venga applicato il sequestro preventivo del veicolo, impedendo al guidatore di ripetere il reato della guida in stato d’ebbrezza e/o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, secondo quello che afferma il Codice di procedura penale, all’articolo 321: "Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le sue conseguenze, o agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice dell’indagine preliminare dispone il sequestro con decreto motivato". Nel caso specifico, può procedere l’autorità di Polizia giudiziaria. Un guidatore privato del mezzo, "una vera e propria arma se usata incoscientemente", non solo di un ’pezzo di carta’, avrà - secondo Sicurstrada - "maggiori disagi e quindi accrescerà il suo livello di riflessione e forse di ravvedimento. Questa disposizione ha già trovato una prima applicazione alla Procura di Treviso. Una guerra sulle strade va combattuta con misure drastiche: per questo, secondo Sandro Vedovi, Segretario Generale di Sicurstrada e Componente della Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale Cnel-Ministero delle Infrastrutture, "andrebbe modificato l’articolo 186 del Codice della Strada (guida in stato d’ebbrezza) introducendo anche la revoca della patente con l’impossibilità di poterla conseguire di nuovo entro tre anni per chi venga trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l (il triplo del limite)". Il rischio di incorrere in un incidente stradale con perdita di controllo in soggetti che guidano con alcoolemia superiore a 150 mg/dl è - afferma Sicurstrada secondo i propri rilievi - circa 380 volte più grande rispetto al rischio relativo ai soggetti sobri.

L’Asaps chiede il dolo e ritiro patente
"Basta col terribile sorteggio fra la vita e la morte per colpa, o dolo, di chi continua ad avere licenza di uccidere. Occorre revocare definitivamente la patente ai recidivi di alcolismo e droga". E’ l’allarme-appello lanciato da Giordano Biserni, presidente nazionale dell’Asaps, l’associazione sostenitori della polizia stradale, dopo la "tragedia annunciata" dell’altra sera sulla tangenziale di Reggio Emilia, dove un automobilista di 33 anni, che era già stato sorpreso 4 volte a guidare ubriaco e aveva riottenuto la patente dopo tre mesi di sospensione solo poche ore prima, si è scontrato frontalmente con la sua Alfa 145 contro la Y10 di tre ragazze (due sono morte, una è in gravi condizioni). L’Asaps chiede la possibilità di esercitare l’azione penale per reati di dolo, e non di colpa, e chiede la revoca definitiva della patente per i recidivi.

Giovedì, 19 Agosto 2004
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