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Notizie brevi , Statistiche 16/09/2019

La Capitale degli incidenti: a Roma 143 morti sulle strade nel 2018

Secondo i dati Aci-Istat, nel 2018 gli scontri fatali sono stati il triplo che nel capoluogo lombardo. Allarmante la situazione dei pedoni: un terzo dei decessi di tutte le metropoli italiane accade a Roma

Milano 49, Roma 143: in questi due numeri c’è tutto il dramma della capitale d’Italia. Sono i morti che si sono registrati sulle strade delle due città nel corso del 2018. Una differenza abissale, difficile da digerire, ma che fa capire, più di mille discorsi, la pericolosità delle strade romane. Se poi analizziamo le vittime fra pedoni nelle due città, il discorso non cambia: il rapporto è 24 a 57. I dati Aci-Istat 2018 sui sinistri stradali, divulgati a luglio scorso e ora rielaborati per Repubblica dall’Asaps, associazione amici polizia stradale, non lasciano dubbi.

E dimostrano come dall’analisi di quello che succede nelle 14 grandi città italiane la capitale conquisti decisamente la maglia nera. Anzi nerissima: Roma è una città pericolosissima, dove girare in auto, in scooter o a piedi diventa una specie di roulette russa. Ma non solo in rapporto a Milano, anche relativamente alle altre città perché i 143 morti l’anno a Roma, costituiscono un dato incredibile rapportato alle 33 persone decedute a Torino, alle 32 vittime di Napoli.

Forte anche l’aumento perché rispetto al 2017 a Roma i decessi sono passati da 129 a 143, mentre a Milano sono scesi addirittura da 53 a 49. Questo, tanto per capirci, significa che il tasso di mortalità a nella Capitale è del 4,5%, nel capoluogo lombardo del 3,6%. Sul numero di incidenti però le distanze tra le due città sono più ridotte, con 8.530 incidenti con morti o feriti rilevati dalle forze dell’ordine a Milano e 11.947 a Roma. Ma sono i decessi che schizzano lasciando vittime a tutte le età. Un terzo dei morti delle metropoli italiane accade a Roma (143 su 445 in totale).

Allarmante poi la situazione dei pedoni come dicevamo: nelle 14 metropoli i pedoni che hanno perso la vita sono stati 152 in tutto il 2018, per cui ancora una volta oltre un terzo di chi va a piedi muore a Roma. E anche sui tamponamenti non c’è storia perché qui Roma batte Milano con 2.489 a 1.158.

Certo, se guardiamo al passato, oggi sembra le cose vadano meglio: non si può dimenticare che in Italia nel 1986 morivano ben 7.076 persone di cui 231 a Roma e 91 a Milano, e che nel 2018 ci sono stati 3.325 decessi con 143 vittime a Roma e 49 a Milano. Senza contare poi che negli ultimi 33 anni le statistiche di Aci e Istat indicano come gli anni peggiori siano stati a Roma il 2002, con 363 croci in città e per Milano l’anno 1991 con 120 lenzuoli bianchi sulle strade. Ma c’è ancora moltissimo da fare per mettere in sicurezza quella che è ormai diventata la capitale dei morti su strada.

Come reagire? Secondo Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, “nelle grandi città occorre tutelare sempre più gli utenti deboli, rafforzando sia i controlli ma anche educazione stradale e analisi sui cosiddetti ‘ blackpoint’ i punti neri dove si concentrano la maggior parte degli incidenti italiani”. Il resto, sono le classiche linee guida che la stessa Polizia Stradale rilancia sempre. Ossia linea durissima contro distrazione alla guida e alterazione psicofisica al volante. Ma, spesso, senza mezzi e agenti il contrasto alle infinite violazioni al Codice della Strada diventa impossibile.


“Come reagire? Secondo Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, “nelle grandi città occorre tutelare sempre più gli utenti deboli, rafforzando sia i controlli ma anche educazione stradale e analisi sui cosiddetti ‘ blackpoint’ i punti neri dove si concentrano la maggior parte degli incidenti italiani”.

Lunedì, 16 Settembre 2019
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