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Notizie brevi 20/09/2019

Bimbo dimenticato in auto dal padre muore a 2 anni a Catania

Il papà, 43 anni, lavora all’università. È indagato per omicidio colposo. La testimonianza di un inquirente: «È un uomo distrutto»

Ha dimenticato il figlio di due anni nell’auto posteggiata nel parcheggio della facoltà di Ingegneria di Catania. Quando lo hanno chiamato da casa, a ora di pranzo, il papà si è precipitato nel parcheggio ma per il bambino non c’era più nulla da fare. Il caldo della giornata, con temperature anche sopra i 30 gradi in città, non gli ha lasciato scampo. Il papà avrebbe dovuto lasciare giovedì mattina il figlio all’asilo ma il piccolo si sarebbe addormentato sul seggiolino. L’uomo, 43 anni, è andato a lavorare alla facoltà di Ingegneria (la mamma del bambino è una cardiologa) ma all’orario di uscita dall’asilo lo hanno chiamato da casa per chiedergli notizie del bambino, che la nonna non aveva trovato al nido. Solo in quel momento l’uomo avrebbe messo a fuoco il terribile blackout: quando è sceso per soccorrere il figlio nel parcheggio della cittadella universitaria era troppo tardi. Il bambino era rimasto per ore nell’auto chiusa. Vana e disperata la corsa disperata al Policlinico.

«Non riesce a spiegare l’accaduto»

Il 43enne padre del bambino è indagato, come atto dovuto, dalla Procura di Catania, per omicidio colposo. «È un uomo disperato, distrutto, che piange continuamente e non riesce a spiegare l’accaduto», ha raccontato uno degli inquirenti.

 

I precedenti

Nel luglio del 1998, sempre a Catania, era avvenuta una tragedia identica, quando in una torrida giornata estiva un bambino di due anni era stato dimenticato dal papà nell’auto parcheggiata ed era morto. Nel giugno scorso in una situazione simile era invece intervenuta la polizia all’aeroporto di Catania. Un bambino di quattro anni era stato lasciato nell’auto dai genitori, due svizzeri. La temperatura sfiorava i 40 gradi. Un sovrintendente della polizia sfondò il finestrino col calcio della pistola e lo liberò.

da corriere.it


Speravamo che l'estate finisse senza episodi tragici. Siamo anche amareggiati perché il Decreto Attuativo che avrebbe dovuto individuare le specifiche tecniche del seggiolino anti-abbandono sia stato bocciato dalla Commissione Europea. Chiediamo da subito un intervento del nuovo Ministro dei Trasporti Paola De Micheli con la predisposizione di un nuovo testo che in poche settimane contenga le obiezioni presentate in sede Europea e sia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Chiediamo anche di sapere come si intendano aiutare le famiglie italiane per quanto attiene il contributo di un milione di euro previsto dalla legge Finanziaria 2019 al fine di acquistare i seggiolini salva-vita". (ASAPS)

Venerdì, 20 Settembre 2019
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