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Notizie brevi 23/09/2019

ROMA
Incidente sulla Colombo, sente morire la fidanzata in diretta al telefono: «Un tremendo rumore di lamiere e lei è sparita»

Ha sentito morire la fidanzata in diretta al telefono. Le stava parlando al cellulare mentre lei era in macchina sulla via Cristoforo Colombo, a Roma. I due hanno parlato qualche minuto: di colpo la voce di lei è sparita e lui, al telefono, ha sentito un tremendo rumore di lamiere. È stato lo stesso ragazzo, sconvolto, l'altra notte alle 3, a dare l'allarme alla polizia.

LE RICERCHE

Dopo tre ore di ricerche, l'equipaggio di una volante, dopo avere localizzato il cellulare della dispersa, ha trovato l'auto in un fosso: Claudia Oliva, 28 anni era morta sul colpo al posto di guida. I vigili urbani che si occupano dei rilievi, hanno confermato che si è trattato di un impatto che non ha lasciato scampo alla guidatrice.

La polizia, ha trovato la Fiat 500 della giovane in un fosso adiacente la complanare della via Cristoforo Colombo, in direzione centro, all'altezza del Grande raccordo anulare. Sul posto sono intervenute le pattuglie della polizia locale del gruppo Marconi che hanno effettuato gli accertamenti per ricostruire l'accaduto. Saranno ora le indagini a stabilire le cause dell'incidente. Non è escluso che la giovane si sia distratta proprio mentre parlava al telefono con il fidanzato e abbia perso il controllo del mezzo finendo fuori strada.

LA RICOSTRUZIONE

Da una prima ricostruzione, è emerso che la ragazza avrebbe sbandato finendo con l'auto nel fosso in un punto che, oltre ad essere poco visibile dalla strada perché circondato da una foltissima vegetazione, ha reso difficoltose anche le operazioni di soccorso e il recupero del corpo che era rimasto incastrato nell'abitacolo dell'auto, accartocciatosi nell'impatto. «Sono distrutto - ha detto il giovane alla polizia, subito dopo la brusca fine della telefonata -. Ho sentito il rumore di un grande schianto e poi non ho più sentito la voce di Claudia. Vi prego fate qualcosa. È accaduto qualcosa di tremendo». Gli agenti delle volanti del 113, grazie al sistema per identificare il cellulare, seguendone gli impulsi, sono arrivati nella zona dell'incidente. Era ancora piena notte, non si vedeva nulla. Gli agenti hanno iniziato a perlustrare i bordi della strada fino a quando, un po' prima dell'alba, è stata avvistata la macchina in un terreno. Per la giovane non c'era più nulla da fare.


da ilmessaggero.it


La cruda testimonianza di quanto sia pericoloso l’uso del cellulare alla guida. (ASAPS)

Lunedì, 23 Settembre 2019
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