Oltraggio agli agenti della Polizia Locale in servizio: in sei hanno volontariamente risarcito le parti offese
Il più delle volte è la rabbia per una multa che si sperava di evitare, altre volte il contradditorio che sfocia nel litigio: è della scorsa settimana l’ultimo atto attraverso il quale la Giunta comunale ha accettato la proposta di risarcimento da parte di un cittadino reo di aver offeso un agente di polizia locale nell’ambito della propria attività. Nonostante possa capitare un’accesa dialettica tra le parti, sono limitate le circostanze dove si oltrepassa il limite e le rimostranze diventano oltraggio a pubblico ufficiale, reato disciplinato dall’articolo 341 bis del codice penale.
Dal 2016 ad oggi sono state infatti redatte 8 notizie di reato nei confronti di soggetti che hanno leso l’onore degli agenti durante lo svolgimento dei loro compiti istituzionali e per sei di queste, a seguito di accettazione della proposta da parte degli agenti, è stata attivata la procedura di riparazione del danno attraverso il risarcimento con una somma in denaro, così come previsto dal codice penale. Due gli atti di giunta che hanno attivato la procedura nel corso del 2019, per fatti risalenti al 2017, uno nel 2018, due nel 2017 (per fatti risalenti al 2015 e al 2012) e uno nel 2016 (per un episodio risalente nel 2014). Per due casi è tuttora attivo il procedimento di fronte al giudice per le indagini preliminari di Rimini.
In almeno un paio di episodi il reato è stato scatenato dalla reazione troppo violenta da parte degli automobilisti ad una sanzione per divieto di sosta, in un’altra circostanza l’insulto è scatenato durante i controlli ad un pubblico esercizio. In queste situazioni, a seguito della notizia di reato, la procedura prevede la proposta di risarcimento, che poi gli agenti possono valutare e liberamente accettare o respingere. Nel caso in cui gli agenti comunichino di non accettare la proposta di risarcimento, il Comando comunica la chiusura del procedimento e si prosegue nel giudizio. Nel caso di accettazione della proposta di riparazione del danno da parte degli agenti coinvolti, il Comando procede alla predisposizione di proposta che viene sottoposta alla valutazione ed approvazione della Giunta Comunale ed alla estinzione del reato.
"Fortunatamente si tratta di poche, sporadiche, situazioni - commenta l’assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad - spiacevoli e intollerabili perché coinvolgono agenti quotidianamente impegnati in attività per la comunità e che invece troppo spesso vengono presi di mira nel servizio delle loro funzioni. A tutto il corpo, anche approfittando della conclusione della stagione estiva, voglio rivolgere il mio ringraziamento per l’impegno profuso. Aggiungo che l’amministrazione farà ogni volta tutto quanto indicato nella legge per tutelare l’onorabilità e il lavoro degli agenti della Polizia Locale di Rimini".
“In almeno un paio di episodi il reato è stato scatenato dalla reazione troppo violenta da parte degli automobilisti ad una sanzione per divieto di sosta, in un’altra circostanza l’insulto è scatenato durante i controlli ad un pubblico esercizio. In queste situazioni, a seguito della notizia di reato, la procedura prevede la proposta di risarcimento, che poi gli agenti possono valutare e liberamente accettare o respingere. Nel caso in cui gli agenti comunichino di non accettare la proposta di risarcimento, il Comando comunica la chiusura del procedimento e si prosegue nel giudizio.“ (ASAPS)