da "La Repubblica.it" del 16 agosto 2004 |
Il nucleo della polizia tributaria delle Fiamme Gialle di Rieti dopo una complessa attività investigativa orientata alla ricostruzione di un delicato mosaico di illeciti nei confronti di assicurazioni online ha denunciato 130 persone coinvolte a vario titolo in una truffa alle compagnie stimata in un milione di euro. L’indagine è nata da una denuncia presentata da una compagnia di assicurazione on line, a seguito di una presunta truffa rilevata su un contratto di assicurazione stipulato da tale Maria Pizzo, commercialista di Rieti, la quale aveva presentato un attestato di rischio falsificato. Maria Pizzo era in realtà un nome di fantasia, collegato al quarantenne napoletano A.R. che stipulava polizze con domiciliazione presso la Mail Boxes Etc di Rieti utilizzando altri nomi di fantasia e collegandosi alle compagnie di assicurazione on line Linear, Direct Line e Zuritel. A.R. provvedeva personalmente alla stipula on line delle polizze mediante un personal computer. Nella stipula della polizza A.R. dichiarava la posizione di provenienza della classe di merito inviando successivamente su richiesta della compagnia assicurativa un attestato di rischio palesemente falso. E’ stato accertato anche che qualora la compagnia assicurativa richiedeva il certificato di proprietà dell’automezzo, questo veniva falsificato da A.R. e compilato con il nome degli intestatari mediante un abile fotomontaggio che riportava sempre l’indirizzo della sede della Mail Boxes Etc di Rieti. Le indagini della Guardia di finanza hanno permesso di estrapolare, dalla copiosa documentazione acquisita, l’elenco di 130 persone che si sono avvalse delle truffe di A.R., persone che hanno goduto anche dello sconto sull’importo assicurato che per legge spetta al servizio sanitario nazionale. Al vaglio della Procura della Repubblica di Rieti sono anche altre 450 posizioni assicurative stipulate in oltre 50 città italiane. |