ROMA -
Benzina, ma non solo. Il "salasso" consumato a danno degli
automoblisti italiani negli ultimi vent’anni comprede varie voci. I
padeaggi autostradali, l’Rc auto, il costo delle riparazioni e della
manutenzione dell’auto, fino ad arrivare al bollo. Con incrementi dei
prezzi, al netto dell’inflazione che alcune delle volte sono più
che raddippiati. La denuncia arriva dall Cgia di Mestre, l’associazione
artigiani mestrina. "Negli ultimi 17 anni le quattro ruote si sono
rivelate un vero e proprio ’salasso’ a carico dei proprietari",
spiega Giuseppe Bortolussi della Cgia. Ecco di dati illustrati.
Benzina e costi di manutenzione e riparazione. Il prezzo al litro
della verde è aumentato del 43,8%, quelli di manutenzione e riparazione,
nel 2002, sono arrivati a superare a livello nazionale gli 11.250 milioni
di euro (il 32,9% in più rispetto alla metà degli Anni
ottanta).
Pedaggi autostradali e bollo. Hanno toccato quota 1.650 milioni
euro (un totale superiore del 77,4% a quello di quasi poco più
di quindici anni fa), mentre il bollo auto ha raggiunto i 1.880 milioni
(quasi l’80 per cento in più rispetto all’85).
Rc auto. Qui la situazione si fa ancor più sconfortante:
la spesa dell’Rc auto che, con i 7.725 milioni di euro calcolati nel
2002, ha più che raddoppiato l’ammontare di 17 anni fa (+ 135,3%).
"Cifre, quelle appena descritte - spiega Bortolussi che si riferiscono
a prezzi relativi al 1985. Ovvero, deflazionati". Esborsi che secondo
Giuseppe Bortolussi sono tutt’altro che destinati a scendere.
L’aumento delle spese per il mantenimento della vettura, secondo la
Cgia di Mestre, non trova tra l’altro alcuna corrispondenza se si analizza
la variazione del numero di auto in circolazione e i chilometri di nuove
strade realizzati tra il 1989 e il 2001.
"Tali incrementi conclude Bortolussi - non giustificano in maniera
complessiva le impennate registrate soprattutto sul fronte delle spese
per i pedaggi autostradali, il bolli auto, e la Rc auto". Il numero
delle autovetture, infatti, è aumentato, tra il 1985 e il 2002,
del 50 % arrivando a quota 33 milioni 706 mila 153, mentre i chilometri
di strade ( escluse quelle comunali) sono cresciute solo del 7, 35%
(tre anni fa se ne contavano 172 mila 553 chilometri). Insomma un salasso
non giustificato.