MICROMOBILITA' ELETTRICA: IL SOTTOSEGRETARIO AL MINISTERO DEI TRASPORTI CHIARISCE
a cura Ufficio Studi ASAPS
Nell'ambito della sperimentazione dei dispositivi di micromobilità elettrica attualmente in corso in alcune grandi città italiane, in risposta a due interrogazioni parlamentari alla Camera dei Deputati in Commissione Trasporti, il Sottosegretario al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture Roberto Traversi, ha analizzato la situazione, chiarendo alcuni aspetti. "L'articolo 1, comma 102, della legge di bilancio 2019 - ha evidenziato il Sottosegretario - ha previsto la possibilità di sperimentare la circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali monopattini, segway, hoverboard e monowheel.
Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 229 del 4 giugno ultimo scorso sono state definite le modalità di attuazione da parte dei Comuni di tale sperimentazione in ambito urbano e limitatamente a specifiche tipologie di infrastrutture stradali e/o parti di strada. Con il medesimo decreto sono state indicate le disposizioni del Codice della Strada (articoli 182 – Circolazione dei velocipedi – e 190 – Comportamento dei pedoni) applicabili in caso di violazione da parte degli utilizzatori dei veicoli sopra richiamati delle norme di comportamento da tenere nell'ambito della sperimentazione, anche in considerazione del fatto che il decreto non si applica ai veicoli della categoria LI e ai veicoli a motore leggero a due ruote come classificati ai sensi del regolamento europeo 168/2013.
Quanto ai dati sull'andamento della sperimentazione il decreto prevede che i Comuni debbano comunicarli entro tre mesi dal termine della sperimentazione, che ha una durata minima di un anno. In definitiva nell'ambito della sperimentazione vale il regime sanzionatorio espresso nel decreto ministeriale, considerato anche che lo stesso è stato oggetto di riscontro da parte del Ministero dell'interno con nota 19695 del 15 maggio 2019. Nei restanti ambiti stradali restano ferme le disposizioni del Codice della Strada.
Relativamente alla diversa problematica rappresentata dalla circolazione sulla carreggiata stradale dei veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, al di fuori della sperimentazione disciplinata dal decreto ministeriale, si rappresenta che gli uffici del MIT, unitamente a quelli del Ministero dell'interno, stanno verificando se in base alle vigenti disposizioni essi possono essere assimilati ai veicoli con caratteristiche atipiche o agli acceleratori di andatura. A tale riguardo evidenzio che a livello europeo è in fase di definizione una norma tecnica che consentirà di definire le caratteristiche e le specifiche tecniche dei veicoli ammessi alla circolazione su strada. Una volta entrata in vigore la normativa europea - ha concluso il Sottosegretario Traversi - sarà possibile procedere ad adeguare in modo specifico l'ordinamento nazionale."
Alcuni chiarimenti sulla sperimentazione dei dispositivi di micromobilità elettrica attualmente in corso in alcune grandi città italiane, in risposta a due interrogazioni parlamentari alla Camera dei Deputati in Commissione Trasporti, il Sottosegretario al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture Roberto Traversi. (ASAPS)