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Notizie brevi 15/11/2019

GUARDRAIL DSM: PIÙ SICUREZZA SULLE STRADE EMILIANE

Aumenta il numero di dispositivi salva motociclisti installati sulle curve della città metropolitana di Bologna, grazie al progetto “#AdottaUnDSM” dell’associazione Motorlab Idee in Movimento

Guardrail DSM: 360 metri di curve messe in sicurezza nella città metropolitana di Bologna attraverso l’installazione dei dispositivi salva motociclisti (DSM), quattro curve nel Comune di Pianoro (SP58 e SP65) e una in Castel Del Rio, cui recentemente si sono aggiunte nel territorio di San Lazzaro di Savena (Bologna) altre 6 curve per complessivi 234 metri di strada.

I tratti di strada interessati all’installazione dei guardrail DSM sono quelli ritenuti più critici dall’Ufficio Traffico in accordo con il Settore Manutenzioni del Comune di San Lazzaro: via Poggi, nella curva all’uscita della tangenziale, prima del sottopasso; i due lati della rotonda via Aldo Moro – Emilia – Vernizza; la rotonda di via Woolf – Testimoni di Geova. Altri 2 DSM saranno montati successivamente alla sostituzione degli stessi guardrail su via San Ruffillo (in prossimità della doppia curva a 90 gradi) e in via Jussi (sulla doppia curva all’uscita da La Pulce).

DSM installato nel territorio di San Lazzaro di Savena (Bologna)

I DSM, le protezioni installate sui guardrail DSM per aumentare la visibilità dei margini della carreggiata e ridurre significativamente la gravità di eventuali impatti, sono stati donati al Comune di San Lazzaro da Motorlab Idee in Movimento, l’associazione sportiva dilettantistica di promozione sociale senza fini di lucro, nell’ambito del progetto “#AdottaUnDSM” e del patto di collaborazione tra Motorlab e il Comune di San Lazzaro firmato lo scorso giugno.

Fino ad oggi i guardrail DSM installati grazie a Motorlab hanno salvato la vita a 3 persone e permesso al Sistema Sanitario Nazionale di risparmiare circa € 1.600.000 per ogni singolo sinistro.

Il progetto“#AdottaUnDSM”, sostenuto da numerosi cittadini, non ha eguali in Italia: creato nel 2018 per sopperire alla mancanza di fondi pubblici a disposizione per la sicurezza stradale, offre la possibilità agli enti pubblici e privati di dare un contributo alla sicurezza della comunità lavorando in sinergia e unendo solidarietà civile e promozione costruttiva. Punta sull’adesione delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali e produttive affinché l’iniziativa si diffonda su tutto il territorio nazionale per una reale partecipazione attiva alla messa in sicurezza delle strade.

«MotorLab è una realtà di motociclisti sognatori e combattenti. La loro missione è generosa e semplice: salvare la vita ai centauri e rendere più sicure le nostre strade» ha dichiarato il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti. «Nel 2018 grazie alla collaborazione tra l’associazione e il Comune di San Lazzaro, siamo stati menzionati come caso di studio in una rivista statunitense del settore perché avevamo installato il primo dispositivo salvavita (guardrail DSM) in ‘Croara Road’. Questa collaborazione è continuata e oggi, grazie a MotorLab, abbiamo messo in sicurezza le curve e rotonde più critiche del nostro territorio, installando altri 6 dispositivi salva-motociclisti. Grazie all’impegno di MotorLab e dei tanti partner del progetto “#AdottaUnDSM” possiamo aggiungere un altro tassello al piano di interventi messi in atto per la salvaguardia di tutti gli utenti della strada».

 «Sono il padre di un ragazzo che ha perso la vita contro un guard rail per una banale scivolata» afferma Antonio Morelli, padre di una vittima della strada. «Ho perso un figlio e questo non me lo ridà più nessuno. Ho deciso di supportare il progetto di Motorlab, mettendo in sicurezza le curve di Pianoro e quelle di San Lazzaro perché non volevo che nessun altro padre vivesse ciò che ho vissuto. Contribuire alla sicurezza e alla prevenzione dovrebbe essere un dovere di ogni cittadino, e dello Stato prima di tutto. Sapere che questo mio piccolo gesto ha già contribuito a salvare qualcuno, mi ripaga di tante sofferenze, e mi dà energia per andare avanti».

“Sono stato fortunato. Qualcuno prima di me non lo è stato. Sono salvo grazie alla generosità di un papà che ha creduto in questo progetto, e a chi ci ha creduto nel farlo diventare realtà come Motorlab, il Comune di Pianoro e il Comune di San Lazzaro di Savena che hanno installato quei guardrail DSM che mi hanno salvato la vita» testimonia Michele Passarini, vittima incolume. «Ciò mi stimola un grande senso di responsabilità nei confronti di chi con senso civico e grande generosità, mi ha evitato una tragedia certa. Tutti dovrebbero avere l’opportunità che ho avuto io: farcela. Mi auguro che l’operato di Motorlab venga riconosciuto e serva di esempio per coinvolgere tutte le città italiane».

«La strada da percorrere per ridurre il numero dei decessi tra i motociclisti è ancora molto lunga. È però già stata tracciata dagli amici di MotorLab i quali, spinti dalle motivazioni di chi vive in prima persona questi problemi, riescono a portare avanti iniziative fantastiche come il progetto “#AdottaUnDSM”» ha dichiarato Marco Anghileri, ingegnere del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano. […] «Ho avuto la fortuna di capire e apprezzare l’entusiasmo e la capacità di questo gruppo di volontari che, insieme al fondamentale aiuto di Pubbliche Amministrazioni come il Comune di San Lazzaro, riescono a completare operativamente quello che era iniziato parecchi anni fa nel laboratorio di crash del Politecnico di Milano».

I DSM installati a San Lazzaro sono stati inaugurati con una festa in piazza Bracci lo scorso 9 novembre, alla presenza delle autorità cittadine, dei rappresentanti MotorLab e dei loro sostenitori. Per informazioni e adesioni al progetto: www.motorlab.it

di Giovanna Guiso

da motospia.it

Venerdì, 15 Novembre 2019
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