Omicidio stradale, quattro anni e mezzo di carcere a Carmine Sannino che travolse e uccise 2 carabinieri e 1 vigilantes vigilante
Nola, 27 Novembre – Quattro anni e mezzo di carcere per omicidio stradale. È il verdetto emesso dal Tribunale di Nola dal Gup Aurogemma nei confronti di Carmine Sannino, il giovane di Sant’Antimo che la sera del 20 luglio del 2018, lungo la variante 7bis Nola-Villa Literno travolse e uccise l’appuntato scelto Vincenzo Ottaviano, il vicebrigadiere Attilio Picoco che morì dopo alcuni giorni di agonia in ospedale e il vigilante Benigno De Gennaro.
Il pm, aveva respinto il rito del patteggiamento in quanto gli elementi raccolti dalla polizia giudiziaria a carico dell’imputato erano così forti da da ritenere l’imputato colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio. Sannino è stato condannato inoltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni subiti a favore dei familiari, per omicidio stradale colposo.
Le vittime della strada, percorsa da scorribande senza regole dettate dalla fretta del vivere, la guida forsennata come a voler conquistare un podio, spiegano la rabbia dei familiari che non si rassegnano, se rassegnazione può esserci alla morte di un padre o un congiunto, e chiedono che almeno sia fatta giustizia, proprio come Sara Picoco che sui social lancia un messaggio struggente (vedi foto sotto). E non è vendetta, non è la rancorosa ricerca di uno sfogo al dolore, è semplicemente, ancora una volta, solo “giustizia” per chi non c’è più e per chi è rimasto a limare il tempo nel ricordo e nel dolore.
Il duro e struggente messaggio sui social della figlia del vicebrigadiere Attilio Picoco dopo la sentenza. (ASAPS)