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ROMA
- Niente
più patenti facili. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture
Pietro Lunardi annuncia controlli più rigorosi nelle scuole
guida sul rilascio delle patenti. Un pugno di ferro legittimato
secondo Lunardi dall’elevata pericolosità dell’automobile
che può avere gli stessi effetti mortali di un’arma da fuoco.
"Il nostro obiettivo - spiega il ministro - è quello
di rendere più difficoltoso l’iter per prendere la patente,
perchè l’automobile è un’arma impropria, e la patente
deve essere come un porto d’armi. Al momento invece viene rilasciata
con troppa facilità, quasi come se fosse una cosa dovuta".
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Il
giro di vite voluto da Lunardi vedrà impegnati più
di 3000 ispettori del ministero dei Trasporti che avranno il compito
di vigilare oltre che sul rilascio delle patenti all’interno delle
scuole guida per evitare inefficienze e truffe, anche sulla correttezza
delle procedure per il reintegro dei punti persi dagli automobilisti
che hanno violato le norme della strada.
"La patente a punti funziona - ha precisato Lunardi - e i recenti
allarmi su una una presunta perdita di efficienza del provvedimento
sono del tutto immotivati. Allo stesso modo però va combattuta
anche la leggerezza che c’è ora nel ripristinare i punti
nella patente. Non possiamo abbassare la guardia su un tema così
delicato come questo. Gli episodi di malaffare vanno individuati
e contrastrati".
Novità quindi si prospettano sul versante degli esami: dal
prossimo anno non si tratterà più di un questionario
cartaceo, ma il candidato svolgerà l’esame direttamente su
computer. Il questionario sarà realizzato sul momento dal
data base del ministero, e sarà diverso da candidato a candidato,
mentre per la correzione si procederà in modo automatico,
in modo tale da arrivare ad un accesso alla guida più rigoroso.
Sul tema poi dei pedaggi per le autostrade, che tanto ha fatto discutere
nelle ultime settimane, il ministro dei Trasporti ha precisato che
per il momento resta solo un’idea contenuta nel Dpef e che in ogni
caso "si potrà parlare di pedaggio solo per quelle superstrade
che saranno trasformate in autostrade dopo un’apposita riqualificazione".
(5 agosto 2004)
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