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Notizie brevi 04/08/2004

ROMA - Dieci morti in più rispetto all‚anno scorso. La Polizia: "Facciamo ogni sforzo ma se non si rispettano i limiti di sicurezza, è tutto inutile" Stragi sulle strade, velocità e alcol di nuovo killer. Nell’ultimo week end 61 vittime: l’effetto "patente a punti" sembra essere già finito

da "Messaggero"

Dieci morti in più rispetto all‚anno scorso. La Polizia: "Facciamo ogni sforzo ma se non si rispettano i limiti di sicurezza, è tutto inutile"
Stragi sulle strade, velocità e alcol di nuovo killer.
Nell’ultimo week end 61 vittime: l’effetto "patente a punti" sembra essere già finito

ROMA - Primo esodo d‚agosto: 61 morti. Una carneficina. Dieci in più rispetto allo stesso fine settimana del 2003. L‚effetto „patente a punti‰ sembra essersi già esaurito. C‚era chi cantava già vittoria. Dicevano: il nuovo codice della strada sta riconducendo tutti alla ragione, ci saranno sempre meno incidenti mortali. E‚ stato un effetto breve. Eccessi di velocità e abuso di alcolici alla base della nuova impennata di sinistri mortali su strade e autostrade.
Nel primo fine settimana di luglio sono stati 60 i deceduti, venti in meno nel secondo, 65 nel terzo e ancora sessantuno nell’ultimo: la strage non accenna a fermarsi. "Il pericolo corre sempre più sulle due ruote", come precisa il presidente dell‚Asaps (Associazione amici polizia stradale), Giordano Biserni. Un’ecatombe che non risparmia giovani, famiglie intere e lavoratori. Sempre più morti che continuano ad ingrossare un elenco che non ha pari in Europa e che neanche, appunto, l’introduzione del nuovo codice della strada e della patente a punti sembrano riuscire a ridurre.
"Il nodo è sempre lo stesso - affermano i vertici della Polizia Stradale - Troppa velocità ed abuso di alcolici. Basti pensare che in questo fine settimana abbiamo creato 3 presidi notturni (Romagna, Litorale romano, Versilia), nei luoghi più bersagliati dalle stragi del sabato sera, e abbiamo ritirato 372 patenti su 1300 controlli effettuati, circa il 25 per cento. Di queste, ben 272 per guida in stato di ebbrezza".
I dati di polizia e carabinieri, del resto, relativi all’ultimo week end, parlano chiaro: dei 61 morti, sedici sono ragazzi con meno di 20 anni. Gli incidenti mortali sono stati 52 (più 4 rispetto all‚anno scorso), oltre la metà avvenuti in piena notte, quando in teoria dovrebbero esserci meno pericoli. Ben 1518 gli incidenti globali, più o meno gli stessi del 2003. E tutto questo nonostante l’impegno complessivo di 31.384 pattuglie, le 26.769 infrazioni rilevate, le 6600 foto scattate dagli autovelox per ecceso di velocità, i 38.442 punti patente decurtati, i 1029 libretti di circolazione e le 1.505 (777 per stato di ebbrezza) patenti ritirate. C‚è solo un dato positivo, quello annuale: 857 morti in meno dal 1 luglio 2003 al 30 giugno 2004, primo anno di vita della patente a punti, rispetto al periodo compreso tra il 1 luglio 2002 e il 30 giugno 2004. "Un dato positivo che andando avanti di questo passo diventerà ben presto negativo - precisano sempre dalla Stradale - Anche se si sta facendo ogni sforzo possibile per mettere in campo sempre più controlli. Ma finché la velocità continua ad essere elevata e le distanze di sicurezza minime, c’è ben poco da fare".
I controlli, però, danno i loro esiti: "Si tratta - spiegano gli esperti della Stradale - di operazioni mirate e specifiche. Soltanto nell’ultimo fine settimana, per fare un esempio, i controlli davanti alle discoteche sono aumentati, con oltre 100 pattuglie impegnate. Circa 1600 le pattuglie impegnate giornalmente su tutto il territorio nazionale". L’impegno, insomma, "non è certo mancato". Dalla Margherita, però, arriva un attacco al Governo, accusato di fare "proclami" e nulla più. "Le spaventose cifre sulle vittime degli ultimi week end - dice il presidente della Margherita, Pierluigi Castagnetti - ci inducono a rinnovare la richiesta già fatta: serve un piano straordinario per affrontare l’emergenza sicurezza sulle strade". Un piano che dovrebbe concretizzarsi innanzitutto in maggiori controlli da parte di polizia e carabinieri. "È ormai evidente - aggiunge Castagnetti - che l’effetto dovuto all’introduzione della patente a punti è destinato a svuotarsi in assenza di controlli adeguati e di un’azione diffusa e coordinata".


di MARIO MENGHETTI

Mercoledì, 04 Agosto 2004
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