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(ASAPS)
PIOVE DI SACCO (Padova) — Chi lo conosce, e noi dello staff
siamo tra questi, ama chiamarlo Terminator.
A differenza del cyborg interpretato dal giovane Schwarzenneger,
però, Gianfranco Cecchi — 31 anni pratese — è
un uomo in carne ed ossa. Un giovane sportivo, che a prezzo di
enormi sacrifici è riuscito ad essere il quarto italiano
nel mitico Ironman di Klagenfurt, sfiorando di soli 7 minuti il
tempo per accedere alla finale mondiale della specialità:
e 7 minuti, se sono un eternità in una gara di slalom gigante,
sono davvero un’inezia quando ci si cimenta in una giornata nella
quale si corrono 4 chilometri (!) a nuoto, 180 chilometri in bicicletta
(!) e 42 chilometri e 195 metri di corsa (!).
I punti esclamativi si sprecano: sapevamo che il nostro Cecchi,
socio Asaps in servizio al Distaccamento di Piove di Sacco, è
un ragazzo davvero fuori dal comune, laureato giovanissimo in
scienze politiche, esperto conoscitore di lingue e terrore dei
rapinatori di tir (per via di un’operazione riuscita grazie alla
sua partecipazione e conclusasi con l’arresto di una batteria
di delinquenti).
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Ecco
la foto che immortala la fine delle fatiche di Gianfranco Cecchi
con la figlia Adelaide!
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Gianfranco,
che ha tagliato il traguardo sotto gli occhi dei genitori, atleti
veterani di spicco in ambito europeo del Triathlon, portando in
braccio la piccola Adelaide, che divide con la sua Claudia. "L’Ironman
— dice Gianfranco — è un evento sportivo inimmaginabile.
In Italia non ci sono gare che si avvicinano minimamente. Sembra
di essere al Tour de France. Pieno di gente che ti acclama su
tutti e tre i percorsi. Una meraviglia e non ti accorgi nemmeno
della fatica e dei dolori".
Gianfranco ha ottenuto il 75° posto assoluto nella frazione
di nuoto, coprendo i 4 chilometri in 55 minuti scarsi; nei 180
km di bici ha tirato il primo ed il secondo giro, risparmiandosi
nel terzo per la maratona finale e chiudendo la frazione a piedi
in 3 ore e 41. L’obiettivo, centrato, era di stare sotto le dieci
ore. "Adesso posso dire di iniziare a conoscere quelle che
sono le risposte e le reazioni e sensazioni del mio fisico e,
soprattutto, della mente ad uno sforzo fisico così lungo.
Sono arrivato a sette minuti dalla qualificazione alle Hawaii
per il campionato del mondo di Kona". Non male per un atleta
alla sua prima esperienza. (ASAPS).
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