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Sorpresa, gli alcoltest possono causare incidenti

Gli Usa sono scossi dalla polemica sul funzionamento dei sistemi blocca auto che costringono automobilisti a manovre pericolose. Diverse le vittime. Si va verso la modifica del meccanismo. Ecco perché

Arresti anomali, falsi positivi, malfunzionamenti pericolosi: negli Usa sono sotto accusa i famosi dispositivi di blocco dell'accensione per i guidatori ubriachi. Quei piccoli etilometri - diffusissimi - collegati alla centralina dell'auto o del camion che impediscono l'avviamento se il pilota ha un tasso alcolemico sopra la norma. E che - per evitare che al via un amico sobrio soffi nell'etilometro dell'automobilista ubriaco o che qualcuno beva lungo il tragitto - ogni tanto richiedono un nuovo test per tenere in moto l'auto.

Negli ultimi dieci anni le statistiche hanno dimostrato che questi dispositivi sono stati straordinariamente efficaci, riducendo del 15 per cento i decessi per incidenti automobilistici legati all'alcol. Però ora si scopre che questi stessi sistemi anti-ubriachi hanno anche causato migliaia di sinistri.

Nel novembre 2017, ad esempio, Alexis Butler stava uscendo da un vialetto ad Arlington, in Texas, quando un pickup tamponò la sua Toyota Camry. L'autista, Blake Cowan, era stato arrestato due volte l'anno precedente per guida da ubriaco, ma era sobrio al momento dell'incidente, secondo i dati della polizia. Cowan infatti aveva appena superato il test, ma aveva lasciato cadere il dispositivo sul pavimento. E tentando di riprenderlo per tenerlo a portata di mano per il prossimo controllo, si distrasse e centrò l'auto della signora Butler, che morì una settimana dopo.

E' solo il caso più clamoroso di una grande inchiesta che sta scuotendo gli Usa perché per superare il test di guida, il pilota deve sollevare una mano dal volante, prendere il dispositivo e soffiare - forte - nel suo bocchino per diversi secondi. Se il conducente fallisce o non si adegua, l'auto passa in modalità panico: i suoi fari lampeggiano e il clacson suona fino a quando il conducente spegne il motore.

E visto che al momento quasi 350.000 persone negli Stati Uniti hanno alcoltest che bloccano l'auto (e che il loro numero è in forte crescita e si punta a far diventare obbligatorio il sistema su tutte le nuove auto entro il 2024), il rischio distrazione per questi dispositivi allarma. Come mandare SMS al volante o parlare al telefono.

Un lungo articolo del New York Times riporta decine di denunce e cause legali per collisioni in cui i dispositivi hanno avuto un ruolo di primo piano. Clamoroso il caso di un automobilista della Pennsylvania che mentre cercava di completare un test ha soffiato così forte che è svenuto e si è schiantato contro un albero.

"Rimaniamo convinti però - spiega J.T. Griffin, direttore degli affari governativi del MADD, la possente organizzazione Mothers Against Drunk Driving - che gli alcoltest blocca auto salvano vite", Ma sono anche un business niente male: i conducenti pagano circa 75 dollari per montare questi dispositivi sulle loro auto, nonché una tariffa di monitoraggio mensile che generalmente va da 60 a 100 dollari. Il costo annuale quindi è di circa 1.000 dollari ad auto. E le aziende leader del settore "Smart Start" e "Dräger" hanno raddoppiato il fatturato in un solo anno.

La polemica però non si placa. E dopo la maxi inchiesta del New York Times, riportata da tutti i media Usa, è intervenuta direttamente sua maestà NHTSA. Ossia la National Highway Traffic Safety Administration, l'autorità federale incaricata di stabilire gli standard delle attrezzature di sicurezza dei veicoli, che ha dichiarato di voler rivedere le linee guida su come dovrebbero funzionare i dispositivi alcotest blocca auto. Si va - secondo alcune indiscrezioni - verso una modifica radicale del loro funzionamento, con i test da effettuare solo a veicolo fermo. La battaglia è aperta: gli autotrasportatori sono sul piede di guerra, per loro significherebbe doversi fermare diverse volte lungo il percorso, con enormi perdite di tempo e denaro.

 

di VINCENZO BORGOMEO

da repubblica.it


“Negli ultimi dieci anni le statistiche hanno dimostrato che questi dispositivi sono stati straordinariamente efficaci, riducendo del 15 per cento i decessi per incidenti automobilistici legati all'alcol. Però ora si scopre che questi stessi sistemi anti-ubriachi hanno anche causato migliaia di sinistri.” (ASAPS)

Lunedì, 30 Dicembre 2019
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