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La notte ad alto tasso alcolico dei giovani milanesi: scuse, insulti e tentativi di fuga

Viaggio sulle strade con i carabinieri. Ritirate 23 patenti. «Io ubriaca? È colpa dei farmaci». L’impegno per la prevenzione più che per la repressione

Alle 5 e mezza del mattino arrivano gli insulti. Gratuiti. Ingiustificati. Da un’auto che sfila via lentamente, senza che i carabinieri l’abbiano fermata. I pneumatici di una «gazzella» del Radiomobile stridono in partenza sotto il tunnel di viale Don Sturzo. Passano un paio di minuti. La macchina dei militari rientra da via Melchiorre Gioia, seguita da una Toyota arancione. La ragazza al volante viene fatta accomodare all’etilometro: 0,66. Non molto, ma sopra il limite. Perché da quell’auto abbiano sputato veleno sui carabinieri nessuno lo spiega: resterà un pezzetto del teatro ebbro in cui si trasforma ogni notte di controlli in strada fuori dalle discoteche di Milano. «Bisognerebbe che tutti capissero che qui non stiamo facendo repressione — riflette il maggiore Carmine Elefante, comandante del Nucleo radiomobile — ma è prima di tutto un lavoro di prevenzione, prevenzione di qualche disgrazia legata a queste persone che guidano ubriache».

Birilli, torce sull’asfalto, bastoni luminosi. Due posti di controllo. La prima metà della nottata davanti al cimitero Monumentale, la seconda nel tunnel che da stazione Garibaldi s’inoltra sotto Porta Nuova. Buona parte di chi esce in macchina dalle discoteche di corso Como passa da qui. All’alba il bilancio del servizio sale a 23 patenti ritirate, sei auto sequestrate, 16 persone denunciate con un tasso d’alcol nel sangue superiore a 0,8 (il limite è 0,5), 7 multate perché nella fascia tra 0,5 e 0,8 (in questo caso il procedimento è amministrativo, e non penale). Ragazze in pelliccia che provano a giustificarsi: «Uso medicine a base d’alcol. Guido io perché la mia amica è morta, guardate come sta» (abbandonata sul sedile passeggero, l’alito che anche a distanza conferma la «diagnosi» dell’amica). L’uomo che non si scompone anche se il suo tasso è sopra l’1 e appena un mese fa gli hanno restituito la patente. La ragazzina che alla richiesta se abbia bevuto tira fuori un paio di grammi di marijuana. Infine l’uomo, 35 anni, mai un problema con la giustizia, che a bordo della sua Fiat Panda rallenta come per fermarsi di fronte ai carabinieri. Sono le 2,40 sul piazzale del cimitero Monumentale e la Panda ri-accelera all’improvviso, urta la paletta dei militari, aumenta la velocità sul vialone e corre verso via Cenisio, dove tocca un paio di macchine e si schianta con una terza di passaggio. Due auto dei carabinieri lo avevano di fatto già raggiunto. Etilometro: 1,26. Denuncia (penale) per il codice della strada. Arresto per resistenza. Notte in caserma in attesa della «direttissima» in Tribunale. Fa una chiamata al padre. L’auto deve venire a riprendersela lui nel cuore della notte.

di Gianni Santucci

da corriere.it


Si è molto riattivata la rete dei controlli. (ASAPS)

Lunedì, 13 Gennaio 2020
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