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Omicidio stradale , Notizie brevi ,... 15/01/2020

Chieti
ASAPS sosterrà l'accusa al fianco del Pubblico Ministero nel processo per il tragico incidente nel quale rimasero uccisi il 19enne Sebastian Draga e il 26enne Lorenzo Polidori il 10 giugno 2018
Il Tribunale ha infatti legittimato l'Associazione – che si è battuta per l'approvazione della legge sull'omicidio stradale – a costituirsi parte civile

L'ASAPS (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale) sosterrà l'accusa al fianco del Pubblico Ministero nel processo per il tragico incidente nel quale rimasero uccisi il 19enne Sebastian Draga e il 26enne Lorenzo Polidori il 10 giugno 2018 sulla provinciale Chieti Tollo in località Canosa Sannita. Il Tribunale di Chieti ha infatti legittimato l'Associazione – che si è battuta per l'approvazione della legge sull'omicidio stradale – a costituirsi parte civile nel processo e a richiedere - tramite i propri avvocati Andrea Quaglietta del Foro di Teramo e Augusto Baldassari del Foro di Forlì - un risarcimento da destinare a campagne di educazione stradale. Analoghi riconoscimenti di ASAPS come parte civile nei processi per omicidio stradale aggravato erano già stati stabiliti dai Tribunali di Padova, Rimini, Piacenza, Roma, Udine, Frosinone, Pavia, Firenze, Lucca e Brescia. L'imputato, M.C., rischia una pena fino a 18 anni di reclusione, salvo che il giudice accolga la sua richiesta di rito abbreviato, che comporterebbe una riduzione di un terzo di pena.

Il sinistro era avvenuto nell'estate di due anni fa. Secondo l'accusa, l'imputato si era messo alla guida di un'alfa Romeo in stato di alterazione psicofisica sotto l'effetto di alcool e stupefacenti. In quelle condizioni, tenendo una velocità particolarmente elevata rispetto ai limiti imposti in quel tratto di strada, aveva invaso la corsia opposta centrando lo scooter “aprilia” condotto dal giovane Sebastian proveniente dalla direzione opposta. Nell'impatto era rimasto ucciso anche Lorenzo Polidori, passeggero dell'alfa guidata dall'imputato. L'udienza di ieri è stata rinviata al 21 gennaio per decidere sulla richiesta di rito abbreviato. In ogni caso l'ASAPS sarà parte nel processo.

Dopo aver lottato per avere una legge che rendesse più giustizia alle vittime – ha commentato la notizia il presidente dell'ASAPS Giordano Biserni – abbiamo deciso di scendere in campo per sostenere l'accusa nei Tribunali nei casi più gravi”. Servono più campagne antialcol, antidroga, e contro l’uso degli smartphone alla guida – ha aggiunto Biserni – tutti temi che vedono l'ASAPS in prima linea da 29 anni a questa parte.


Legittimata l’ASAPS a costituirsi parte civile anche a Chieti.

Mercoledì, 15 Gennaio 2020
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