Divieti ai Tir al Brennero, tra Italia e Austria è scontro totale
Il braccio di ferro tra Italia e Austria, con l’Unione europea in veste di arbitro, sulle limitazioni al transito dei Tir attraverso il valico alpino del Brennero, è destinato a irrigidirsi. L’incontro che si è svolto al confine tra Italia e Austria tra la commissaria Ue ai Trasporti, Adina Valean (Romania), la ministra italiana delle Infrastrutture, Paola De Micheli, il governatore del Tirolo, Guenther Platter e altri rappresentanti del governo di Vienna ha sancito la distanza tra le posizioni in campo.
La linea del governo italiano
Dice la ministra De Micheli: «Sulla questione dei divieti alla circolazione dei Tir in Austria la posizione italiana è di ferma contrarietà rispetto alle scelte unilaterali che il Tirolo ha preso in merito al transito delle merci italiane. Ho chiesto alla commissaria - aggiunge la ministra - di interrompere queste misure per aprire un tavolo di discussione e per trovare delle misure realizzabili. I divieti vanno contro le norme europee».
«La commissaria Ue - prosegue la ministra - è consapevole di ciò. Il presidente del consiglio Conte ha scritto una lettera alla presidente von der Leyen. Andremo avanti per risolvere gli interessi nazionali e delle nostre imprese. L’Europa è l’Europa e ha le sue regole di concorrenza e
libertà dei trasporti. Noi siamo disponibili, ma un conto è discutere assieme, un altro prendere scelte unilaterali».
L’Austria non cede
Il governatore del Tirolo Platter, l’ispiratore dei divieti ai Tir, si è detto «molto deluso dall’incontro». «È incredibile - afferma il politico tirolese -. Siamo tornati al punto di partenza per quanto riguarda il transito delle merci. La commissaria Ue ci getta indietro di dieci anni». Valean avrebbe chiesto al Tirolo un passo indietro sui divieti per i Tir, prima di discutere di altri provvedimenti di limitazione, come per esempio un pedaggio unico per l’intero corridoio del Brennero. «Non ci muoveremo di un millimetro, si tratta di misure di emergenza», commenta Platter che annuncia ulteriori colloqui con la commissaria Ue. La posizione del Tirolo trova il pieno sostegno dal cancelliere austriaco, Sabastian Kurz.
In una dichiarazione alla stampa austriaca Valean boccia le «misure unilaterali» senza però citare il Tirolo e spezza una lancia a favore di «misure multinazionali». «Non è ammissibile che ogni Paese prenda i suoi provvedimenti» rimarca la commissaria.
I divieti
Dal 1° gennaio 2020 sono entrati in vigore sull’asse viabilistico del Brennero divieti di transito settoriale per ulteriori tipologie di merce - carta e cartone; prodotti minerali liquidi; cemento, calce, intonaco bruciato-gesso; tubi e profilati cavi; cereali - e divieti per classe Euro dei veicoli, indipendentemente dalla merce trasportata. Secondo la Camera di commercio di Bolzano «le varie misure tirolesi, tra cui il divieto settoriale, in pratica si traducono in una chiara discriminazione e in un danno economico per le imprese italiane e tedesche».
L’impatto economico
Il provvedimento del Land Tirolo, che ha il pieno appoggio del governo austriaco, mette a rischio una quota importante delle nostre esportazioni. Infatti, l’interscambio commerciale tra l’Italia e i Paesi del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, di cui l’asse del Brennero è un segmento fondamentale, supera i 200 miliardi di euro l’anno. Queste merci, nel 93% dei casi, vengono trasportate su strada, passando, appunto, per il valico alpino.
Imprese italiane all’attacco
L’unica soluzione percorribile di fronte alle misure limitative al traffico pesante introdotte dall’Austria sull’asse del Brennero «appare quella del ricorso da parte del governo italiano alla Corte di giustizia Ue sui tre provvedimenti che sono in palese contrasto con le regole comunitarie». Lo afferma Anita, l’associazione di autotrasporto aderente a Confindustria.
di Marco Morino
da lsole24ore.com