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ASAPS: OSSERVATORIO PEDONI: 23 MORTI NEL MESE DI FEBBRAIO 2020
IN NETTO CALO RISPETTO AI 46 DEL FEBBRAIO  2018
INCIDE LA PRESENZA DEL CORONAVIRUS 
SENSIBILE CALO ANCHE NELLE “STRAGI DEL SABATO SERA”

ASAPS – Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale ha aggiornato i dati di febbraio dell’ultimo suo Osservatorio, quello degli utenti più deboli della strada
Dal 1° al 29 febbraio in base  agli incidenti rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali, secondo l’Osservatorio sono morti in Italia 23 pedoni, 15 uomini e 8 donne, in netto calo rispetto ai dati di febbraio 2018 (ultimi dati Aci-Istat) quando morirono 46 persone. 19 erano cittadini italiani, 4 gli stranieri. La più giovane, una ventenne investita a Milano da un tram. Il più anziano è risultato essere un 93enne a Carraie di Ravenna in Emilia Romagna. Questi dati sono stati raccolti tra i referenti di ASAPS sul territorio nazionale e dai mass-media, e sono ovviamente parziali (anche se indicativi), in quanto i dati che verranno poi ufficializzati da ACI-Istat terranno conto dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall'incidente. Sono infatti ben 32 i casi di investimenti di pedoni ricoverati in codice rosso in prognosi riservata, presso gli ospedali di zona, registrati a febbraio in Italia.
Sul dato di febbraio 2020 ha sicuramente inciso l'attuale situazione da epidemia da “coronavirus”, con minori spostamenti e minori viaggi per milioni di persone in Italia.
A questo elemento di valutazione si aggiunge anche il calo dei morti nelle cd “stragi del sabato sera”, sempre secondo l’Osservatorio dell’ASAPS nelle due notti dello scoro fine settimana 29 febbraio e 1° marzo si sono contati “solo” 3 incidenti con un morto e 7 feriti nelle 16 ore ad elevato tasso di mortalità che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica. La settimana precedente i morti erano stati 8 in altrettanti incidenti gravi e 11 feriti. Per altro 7 nella notte del venerdì sul sabato e 1 solo il sabato sulla domenica quando il problema del coronavirus aveva occupato tutte le prime notizie dei media con la conseguente prima settimana di chiusura delle scuole.
Questi più positivi dati molto probabilmente sono anche il frutto della chiusura dei locali già il sabato notte un conseguente minor nomadismo notturno.


Tornando ai  dati,  in particolare quelli sulle condizioni del conducente del veicolo che ha investito i 23 pedoni poi deceduti, emerge che nessuno era in stato di ebbrezza alcolica (rispetto agli 11 morti a gennaio perché il conducente era stato sorpreso in stato di ebbrezza alcolica) un solo caso era sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (rispetto ai 2 del mese precedente), in 3 casi l'investitore è fuggito dopo l’investimento (rispetto ai 6 di gennaio), in un caso l'investitrice era una minorenne.
La regione in cui si è avuto il più alto numero di pedoni deceduti è la Toscana (4 come a gennaio), seguita da Piemonte, Lombardia, Abruzzo e Lazio (3 decessi), Calabria (2), e infine Emilia Romagna, Sicilia, Sardegna, Campania e Veneto con un decesso. A gennaio il Lazio era stata la regione con il maggior numero (10) di pedoni deceduti.

I veicoli investitori si distinguono in: 18 autovetture, 3 autocarri, un autobus urbano e un tram. Sui 23 pedoni  gli ultra65enni sono ben 11, per confermare che le persone più anziane sono quelle più a rischio.
Ad Ivrea con la morte di zia e nipote è avvenuto l'unico caso di incidente plurimortale a febbraio con il coinvolgimento di pedoni .
Un dato così basso di decessi tra i pedoni è una buona notizia, seppur dovuta alla situazione difficile che molte regioni stanno vivendo a seguito del “coronavirus”. Siamo anche consapevoli che i dati diffusi da tutti i mass-media con le cifre di gennaio abbiano sicuramente fatto riflettere molti utenti della strada, che intendono modificare i propri comportamenti alla guida” - afferma Giordano Biserni Presidente ASAPS.
Dal primo gennaio al 29 febbraio sono stati complessivamente  69 i pedoni morti, un pedone al giorno non è più tornato a casa. Ad oggi non siamo in grado di dire quanti morti siano stati provocati dalla distrazione da cellulare, un altro pericoloso “virus stradale”. La riforma del Codice della Strada è stata nuovamente calendarizzata per marzo alla Camera. Serve da subito la sospensione immediata della patente alla prima violazione, norma ferma in Parlamento. E servono le divise sulle strade, sperando che questo dato “positivo” di febbraio non sia solo contingente e conseguenza di un problema serio e grave come il coronavirus.
 

Forlì, 04 marzo 2020

>Qui l’elenco dei singoli episodi, dove sono avvenuti, l’età dei pedoni, maschio o femmina, il tipo di mezzo che li ha investiti,
italiani o stranieri ed eventuali note dei conducenti investitori

 

>ASAPS: NASCE L'OSSERVATORIO PEDONI: 46 MORTI NEL SOLO MESE DI GENNAIO 2020 COME SE FOSSE SCOMPARSO UN CONDOMINIO DI 5 PIANI


 

Pubblichiamo il report dei pedoni morti sulle strade nel mese di febbraio 2020, fortunatamente in netto calo rispetto al febbraio 2018. Sensibile calo anche delle cd “Stragi del sabato sera”. Anche se dobbiamo dire che probabilmente con il coronavirus  la gente ha girato meno anche a piedi specie gli anziani. Insomma forse l’unico aspetto “positivo”  determinato da quel maldetto virus. (ASAPS)
 


 

 

 

 

Mercoledì, 04 Marzo 2020
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