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Notizie brevi 22/07/2004

IL GRANDE ESODO DUE GIORNI A BORDO DI UNA VOLANTE PER SCOPRIRE COME CI CONTROLLANO. Guidate con senso di responsabilità. Non scambiate la corsia d’emergenza per un‚area di sosta. In azione Telelaser e Provida, per salvarvi la vita e farvi godere le vacanze. - IL GRANDE ESODO DUE GIORNI A BORDO DI UNA VOLANTE PER SCOPRIRE COME CI CONTROLLANO. Guidate con senso di responsabilità. Non scambiate la corsia d’emergenza per un‚area di sosta. In azione Telelaser e Provida, per salvarvi la vita e farvi godere le vacanze.

da "Famiglia Cristiana n.30 "

IL GRANDE ESODO DUE GIORNI A BORDO DI UNA VOLANTE PER SCOPRIRE
COME CI CONTROLLANO.
Guidate con senso di responsabilità. Non scambiate la corsia d’emergenza per un‚area di sosta. In azione Telelaser e Provida, per salvarvi la vita e farvi godere le vacanze.

  
Un week-end con la Stradale verso le spiagge della Romagna. Quasi 48 ore a fianco degli agenti che pattugliano autostrade e statali intorno alla riviera dell’Adriatico: sull’A14 da Rimini Nord a Cattolica, sul percorso alternativo della E45 da Ravenna a Orte, sulla SS16 che porta al mare, e sulla SS67, paradiso (o meglio inferno) dei motociclisti che dal Passo del Muraglione, sull’Appennino tosco-romagnolo, sfidano la morte in un‚inutile roulette.


Una postazione di Telelaser sulla E45.


A pochi giorni dal grande esodo, abbiamo seguito gli uomini (e le donne) della Polizia stradale: un lavoro fatto non solo di repressione, di verbali e di sottrazione di punti, ma anche di prevenzione, di lotta alla micro-criminalità nelle aree di servizio e di assistenza agli automobilisti. Forse non la vedete, perché corre tutto il giorno su e giù anche per semplici soccorsi, ma la Stradale c‚è, è sempre presente, in grado d’intervenire in pochi minuti. E a quanti stanno per affrontare code e disagi verso le vacanze, Famiglia Cristiana lancia un messaggio: i nostri veri "nemici" sono la velocità, la distrazione, la spavalderia, la guida in non perfette condizioni psicofisiche, la non osservanza delle distanze di sicurezza, che tanti sottovalutano. Non certo gli agenti in blu della Polstrada.

l’appuntamento è per le 14 di un sabato con il comandante Giorgio Collura, dirigente della Polizia stradale di Forlì, con un passato nella Squadra mobile a Trapani e a capo di tre commissariati, sempre in Sicilia: Mazara del Vallo, Porto Empedocle e Canicattì, "un paese che esiste veramente, non solo nelle barzellette". Collura ha la responsabilità di circa 140 uomini: 47 agenti sul tratto A14 Castel San Pietro-Cattolica, 26 sulla E45, 14 sulla SS67, per "addomesticare" i centauri, e 38 in sezione.
Giorgio Collura, dirigente della Polizia stradale di Forlì, a un posto
di controllo sulla SS67 dell’Appennino tosco-romagnolo.

Sulla A14 troppa gente che corre

Prima di partire, qualche consiglio in previsione del traffico dei prossimi giorni: "l’appello principale è per il rispetto del Codice. Nel tratto da Rimini verso le spiagge della Romagna registriamo punte di 190-200 chilometri l’ora: meglio guidare con prudenza, con senso di responsabilità, perché a quelle velocità, ricordiamolo, non restano molte speranze in caso d’incidente. E, soprattutto, usate le corsie d’emergenza solo quando servono. Non per dormire o per lo spuntino. Non vanno assolutamente scambiate per aree di servizio".

Si parte in missione. La prima destinazione è la SS67, tornanti e curve a volontà per motociclisti in cerca d’emozioni forti. Nel tratto controllato dagli agenti c‚è il limite dei 50. Arriva decisa una Yamaha R1: alt, patente e libretto. Al centauro viene contestato l’articolo 141, velocità non adeguata in relazione alle condizioni della strada e della visibilità. "Qui da due anni svolgiamo un servizio di controllo giornaliero", spiega il comandante Collura, "e gli incidenti mortali sono fortemente diminuiti: da due mesi non se ne verifica neppure uno. Molti motociclisti dovrebbero capire che devono la vita al nostro lavoro".

 

Controllo del tasso alcolemico sulla SS16 Adriatica.

Telelaser: difficile fare ricorso


Nel tardo pomeriggio siamo sulla E45. La corsia d’emergenza non esiste, una sorta di Salerno-Reggio Calabria romagnola. Ennesimo esempio d’incuria dell’Anas: guardrail non in regola, manto stradale inadeguato, segnaletica quasi inesistente.

Troviamo gli agenti in una delle poche aree in cui si può operare. La pattuglia è comandata dal sostituto commissario Vincenzo Francesconi. Nel tratto controllato c‚è il limite dei 90. Da un‚ora è "al lavoro" il Telelaser, una telecamera che a 800 metri di distanza rileva la velocità. Puntiamo una Bmw che arriva tutta sola: 118 chilometri l’ora. In questo caso c‚è l’obbligo di contestazione immediata: paletta, via due punti, 137,55 euro di multa.

 

Un agente motociclista.

La prima giornata da "stradalini" è finita. Cena veloce e poi via sull’Adriatica, dove una pattuglia ci attende per i controlli notturni sul tasso alcolemico. Ci sottoponiamo per primi ai rilevamenti dell’etilometro: abbiamo bevuto circa mezzo litro di vino in due, ma per prudenza aspettiamo due ore prima di metterci alla guida. Soffiamo nell’apparecchiatura dell’alcotest: 0,10 grammi per litro di sangue è il risultato fatto registrare dal cronista di Famiglia Cristiana; 0,15 per il fotografo. Abbondantemente in regola: il limite fissato dal Codice è 0,50, poi scattano sanzioni severe: 10 punti, denuncia all’autorità giudiziaria, ritiro immediato della patente.

Il giorno dopo siamo sulla A1, tratto Rimini Nord-Cattolica, in compagnia degli agenti Luca Bolognesi, vice sovrintendente, ed Erica Bordignon, assistente, grintosissima alla guida di un’ Alfa 156 Sportwagon. A bordo il Provida, strumento che grazie a una micro-telecamera insegue gli automobilisti, "zooma" sulla targa, e inchioda i furbi per eccesso di velocità. Più sofisticato ancora l’Infratel, una videocamera che può filmare sorpassi a destra, zigzag, circolazione sulle corsie d’emergenza, attraversamenti col rosso. Il consiglio degli agenti: "Andate piano, rispettate il Codice, potreste avere dietro una pattuglia della Polstrada con Provida o Infratel ed accorgervene solo quando lampeggia e vi invita ad accostare. Troppo tardi".

Il tratto della A14 sino a Cattolica è ad alto rischio. "Si corre troppo, sorpassi e velocità sono i comportamenti più insidiosi", spiega Collura. "Il fondo stradale non è perfetto, le anomalie non sempre segnalate. Il consiglio è di non mettersi al volante stanchi, appesantiti. Interpretate il viaggio come fosse già una vacanza, con tappe di due-tre ore, 10-15 minuti di relax, per riacquistare lucidità, essere più presenti a voi stessi".

Inoltre, a Rimini Nord, arrivando da Bologna, la carreggiata improvvisamente si restringe, passa a due corsie, forma una specie di imbuto, ci vuole qualche minuto per adeguarsi. Un tratto, questo, dove sarebbe auspicabile il divieto di sorpasso fra i Tir. "Qui raccomandiamo di ridurre ulteriormente la velocità", osserva il comandante Collura, "e di mantenere con rigore le distanze di sicurezza. Spesso in autostrada si guida con un‚eccessiva illusione di onnipotenza: prevalgono velocità e rilassamento perché si pensa, erroneamente, che l’auto viaggi come su un binario, quasi al riparo da sorprese. Non è così, molte tragedie, anche recenti, lo dimostrano".



Pino Pignatta

 

Giovedì, 22 Luglio 2004
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