Secondo
l’articolo 169 del codice della strada, per ragioni di sicurezza nella
guida, il conducente di un’auto sulla quale viaggiano anche animali domestici
deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare
ogni manovra necessaria e contemporaneamente non deve creare situazioni
di pericolo a seguito del movimento dell’animale.
Sempre riferendosi al codice stradale, colui che viaggia con un animale
(uno solo) deve rinchiuderlo in una gabbia, da fissare ai sedili posteriori
con le cinture di sicurezza, quando questi sia di piccola taglia, ovvero,
di peso eguale o inferiore ai 10 chilogrammi. La stessa sorte capita al
nostro fedele amico se ha un peso superiore e fino a 25 chilogrammi (in
questo caso si parla di animali di taglia media), oppure anche quando
è di grossa taglia, cioè superiore ai 25 chilogrammi.
In quest’ultimo caso, tuttavia, la norma di legge prescrive che si utilizzi
una barriera divisoria da montare sulla parte posteriore della vettura,
cioè l’animale deve essere separato dal resto dell’abitacolo. E’
quanto deve succedere, tanto per fare un esempio, anche quando si trasporta
più di un animale, come può avvenire per coloro che vanno
a caccia con due o più segugi o per coloro che si recano a esposizioni
o mostre canine (ma il discorso vale per tutti gli animali domestici).
Proprio per coloro che hanno esigenze di questo tipo è consigliato
montare delle reti o delle sbarre divisorie fisse, che dovranno preventivamente
essere autorizzate dall’Ispettorato della motorizzazione civile (che ora
si chiama Dipartimento dei trasporti terrestri) competente per territorio,
i cui funzionari dopo le necessarie verifiche dovranno apporre un timbro
sulla carta di circolazione. Diversamente si rischia una contravvenzione
pari a 328 euro ed il ritiro della carta di circolazione, così
come sancito dall’articolo 78 del codice della strada.
Tuttavia, torniamo per un momento al caso più consuetudinario del
trasporto di un solo animale (in genere un cane o un gatto), il quale
abbiamo detto che dovrà essere trasportato all’interno di una apposita
gabbia.
Di queste ultime ne esistono di vari tipi e di tutti i prezzi, a cominciare
dalle normali gabbie in plastica il cui prezzo si aggira attorno ai 200
euro se ad un posto o ad oltre 350 euro se a due posti.
Esistono poi versioni più economiche ma il cui utilizzo è
consigliato solo per brevi spostamenti, costituite più che altro
da una rete in plastica o in metallo agganciata ad un fondo in plastica.
Il prezzo varia dagli 80 euro per i modelli più piccoli ai 180
euro per le versioni riservate agli animali di grande taglia, mentre per
gli animali più piccoli quali i gatti o i coniglietti domestici,
vi sono versioni in vimini dal costo irrisorio di 20/30 euro.
Il problema nasce quando si trasportano animali di fattura diversa quali
pesci o uccelli.
Nel
primo caso è sempre bene utilizzare sacchetti in plastica riempiti
per un terzo di acqua e due terzi di aria, chiusi da un elastico e riposti
in una scatola di cartone. In questo modo si sarà sicuri di non vedere
frantumato l’eventuale acquario in vetro in caso di urto e di brusca frenata.
Naturalmente lo stesso potrà essere riposto nel bagagliaio della
macchina ed utilizzato una volta giunti a destinazione.
Qualora si trasportino volatili, invece, è bene tenerli racchiusi
in una gabbia di vetro purché coperta da un telo poiché, contrariamente
a quanto si potrebbe pensare, potrebbero soffrire di un malessere tanto
comune fra gli esseri umani come il mal d’auto. Cosa fare allora in questi
casi, visto che il malessere può colpire anche cani, gatti e animali
domestici in genere…?
Di tanto in tanto (almeno ogni ora) conviene fare una sosta di 10/15 minuti
e lasciare che si riposino all’aria aperta: se sono cani e gatti meglio
fare in modo che possano sgranchirsi le gambe, in caso di volatili meglio
lasciarli all’ombra di qualche pianta.
Se bisogna poi fare un lungo tragitto è bene abituarlo alla macchina
qualche settimana prima, magari con viaggi brevi ma frequenti.
Un altro buon consiglio, quando anche il veterinario di fiducia è
d’accordo, consiste nel somministrare a nostri amici tranquillanti e farmaci
specifici che si possono acquistare in qualsiasi farmacia: fra i più
diffusi il Chillitan o l’Halkatan (entrambi sono reperibili dietro esibizione
della ricetta medico-veterinaria).
Infine, quali sono le precauzioni da seguire quando ci si reca all’estero?
Innanzitutto occorre portare al seguito il certificato di vaccino antirabbico,
obbligatorio anche per la Sardegna; inoltre è sempre opportuno avere
con sé un certificato generico di buona salute dell’animale, che
potrà rilasciare il proprio veterinario con validità non superiore
ai trenta giorni.
Fra le altre cose anche il libretto sanitario aggiornato può essere
richiesto per l’ingresso degli animali in taluni Paesi e fra questi vi sono
Stati membri dell’Unione Europea.
Per finire altre due importanti raccomandazioni. La prima: qualora si debba
viaggiare in traghetto o in aereo gli animali debbono essere tenuti a guinzaglio
o nelle apposite gabbiette, anche se a volte possono essere ammessi a fianco
del viaggiatore (solo per i trasporti marittimi).
La seconda: specialmente quando si viaggia in auto, bisogna ricordarsi di
avere al seguito una piccola cassetta di pronto soccorso. Al suo interno
potrà trovare sistemazione una confezione di bende di garza sterile,
acqua ossigenata e una pomata cicatrizzante. Pensare che gli animali siano
immuni da ferite è un grosso sbaglio, specialmente quando si viaggia
in macchina e si compiono brusche ed improvvise frenate.
Il
decalogo del trasporto animali
Quali sono le migliori raccomandazioni da seguire quando si trasporta
un animale a bordo di un auto? Ecco di seguito un breve ma efficace decalogo.
1) Portare al seguito una ciotola
da rimboccare con acqua durante le soste.
2) Dare all’animale alcuni "giochi"
con cui distrarsi durante il viaggio.
3) Consentirgli
un piccolo e leggero pasto prima del viaggio o dargli alcuni bocconcini
ogni 2/3 ore se l’itinerario supera la mezza giornata.
4) Tenere il finestrino dell’auto
leggermente abbassato per lasciare circolare liberamente l’aria.
5) Evitare (soprattutto per i cani)
che si sporgano dal finestrino dell’auto. Questo comportamento è
la causa principale di otiti e congiuntiviti a volte anche acute.
6) Fare soste frequenti e lasciare
all’aria aperta l’animale o consentirgli di camminare se si tratta di
cane o gatto.
7) Portare sempre al seguito vecchi
giornali o fazzoletti di carta per i bisogni dell’animale (o per eventuali
malesseri improvvisi).
8)
Qualora si viaggi con l’aria condizionata occorre mantenere una temperatura
moderatamente fresca e mai fredda. I cani, ad esempio, non sono in grado
di sudare e uscendo dall’abitacolo, a temperatura ambiente, potrebbero
accusare colpi di calore.
9) Non lasciare mai solo l’animale
o chiuso nell’abitacolo dell’auto durante le soste, specialmente se sotto
il sole. Se indispensabile lasciare i finestrini socchiusi e comunque
sempre all’ombra: nelle giornate estive la temperatura interna dell’auto
può raggiungere anche i 50 gradi.
10) Portare sempre al seguito alcuni
medicinali consigliati dal proprio veterinario, il quale potrà
dare anche altri consigli per effettuare un trasporto in tranquillità
e tenendo ben presenti anche le esigenze del nostro fidato amico.
dal
"Corriere della Sera" del 9 agosto 2003
Le prime iniziative lungo l’ A1 e l’ A14.
Spuntini e cucce per il riposo
Aprono tre "Fidopark" lungo l’ autostrada
Prati e giochi per la sosta degli animali
Aree
di sosta attrezzate per cani agli autogrill e alberghi con piscina riservata
ai quattrozampe. Sono le novità dell’ estate per rendere più
piacevoli viaggio e vacanza con i propri animali. Partire per le ferie
con il cane è spesso un’ esperienza non facile, soprattutto d’
estate. Quando si va in vacanza, con l’ automobile stracarica tra familiari
e bagagli, il trasferimento al mare o in montagna è infatti a volte
lungo, con soste centellinate per non "perdere tempo". Il rischio,
dunque, è che a "pagare" maggiormente lo stress del viaggio
sia proprio il cane, magari infilato in un angolo del baule. Cominciamo
dalle soste, punto critico del viaggio. Ogni anno sulle nostre autostrade
viaggiano 3 milioni e mezzo di animali. La massima concentrazione avviene
proprio nei mesi del boom vacanziero. A fermarsi per una pausa molte volte
non ci si pensa proprio. Eppure, sarebbe importante sia per chi guida
che per i passeggeri, ma anche per i quattro zampe. Così qualcuno
rinuncia e lascia gli animali a casa. Ma è un alibi che oggi non
regge più, almeno lungo alcuni tragitti. La società Autogrill
ha inaugurato uno speciale servizio di accoglienza riservato ai cani:
il Fidopark. Il 30 luglio è stata aperta un’ area a loro riservata
- la prima delle tre stazioni di servizio previste - nello spazio di sosta
Secchia Ovest sull’ autostrada A1 (Milano-Bologna direzione sud). Qui
i cani trovano, su una superficie di prato verde di 650 metri quadrati
recintati, un parco, giochi in zona d’ ombra, cinque cucce di varie dimensioni,
una fontana con acqua corrente e saporiti spuntini. Un vero e proprio
punto di sosta e ristoro di facile utilizzo. Ai proprietari dei cani,
che potranno lasciare il proprio animale per tutto il tempo necessario,
viene richiesta solo la presentazione di un documento di identità
al fine di scoraggiare eventuali e indesiderati abbandoni. Un responsabile
della stazione controlla che il tutto si svolga senza incidenti al fine
di assicurare maggiore tranquillità a quei clienti che desiderassero
fermarsi a lungo all’ interno dei locali. A giorni apriranno altre due
oasi del benessere animale: a Montefeltro Est (sulla A14 Bologna-Ancona
direzione Nord) e nell’ area La Macchia (sulla A1 Napoli-Roma direzione
Nord). Ma l’ operazione "vacanza con il proprio quattro zampe"
registra un’ altra simpatica quanto utile iniziativa. Quante volte i proprietari
di cani si sono visti respingere da alberghi e residence con un secco
"i cani non sono ammessi"? Adesso ad Arzachena, nel Sassarese,
al Residence Capriccioli, i quattro zampe non solo sono graditi (al seguito
dei proprietari) ma è stata realizzata una piscina (tre metri per
due) riservata a loro. Una piscina in cui l’ acqua, grazie ad un sofisticato
congegno, scorre come in un fiume spingendo così il cane a nuotare
controcorrente. Una trovata che ha subito incontrato la incondizionata
approvazione di piccoli e grandi cani. "Piace a tal punto che per
entrare c’ è la fila - spiega il titolare del residence, Francesco
De Peru -. Nei giorni scorsi abbiamo dovuto faticare non poco a convincere
un grosso cane lupo ad uscire dall’ acqua. Si stava divertendo troppo,
ma sul bordo della piscina erano in attesa altri piccoli cani smaniosi
di tuffarsi e di fare una bella nuotata. Un servizio gradito ai quattro
zampe ma soprattutto ai loro padroni". Nell’ aprile del 2002, nel
cuore della campagna fra Umbria e Toscana, era stato aperto il primo centro
termale per padroni ed animali, ai Bagni di San Casciano (Siena). Anche
lì l’ idea era nata dalla voglia di consentire ai possessori di
animali (cani ma anche gatti) di potersi curare senza dover lasciare a
casa i loro "amici".
di Emilio Nessi
Trasporto
di animali vivi: norme Ue più severe
Con una nuova
proposta di direttiva, la Commissione europea vuole entrare decisamente
nel merito del trasporto di animali vivi.
Infatti, l‚intenzione è quella di rendere molto più
severe le norme che tutelano questo tipo di trasporto; le violazioni alle
stesse, poi, saranno punite con il ritiro della patente all‚autista
del veicolo. Per l‚impresa, inoltre, saranno previsti provvedimenti
che andranno dal ritiro dell‚autorizzazione al trasporto, fino alla
confisca del veicolo oggetto di controllo
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