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Articoli 29/10/2003

Gli animali in viaggio con noi Ripassiamo le regole

Gli animali in viaggio con noi
Ripassiamo le regole

di Roberto Rocchi

Secondo l’articolo 169 del codice della strada, per ragioni di sicurezza nella guida, il conducente di un’auto sulla quale viaggiano anche animali domestici deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare ogni manovra necessaria e contemporaneamente non deve creare situazioni di pericolo a seguito del movimento dell’animale.
Sempre riferendosi al codice stradale, colui che viaggia con un animale (uno solo) deve rinchiuderlo in una gabbia, da fissare ai sedili posteriori con le cinture di sicurezza, quando questi sia di piccola taglia, ovvero, di peso eguale o inferiore ai 10 chilogrammi. La stessa sorte capita al nostro fedele amico se ha un peso superiore e fino a 25 chilogrammi (in questo caso si parla di animali di taglia media), oppure anche quando è di grossa taglia, cioè superiore ai 25 chilogrammi.
In quest’ultimo caso, tuttavia, la norma di legge prescrive che si utilizzi una barriera divisoria da montare sulla parte posteriore della vettura, cioè l’animale deve essere separato dal resto dell’abitacolo. E’ quanto deve succedere, tanto per fare un esempio, anche quando si trasporta più di un animale, come può avvenire per coloro che vanno a caccia con due o più segugi o per coloro che si recano a esposizioni o mostre canine (ma il discorso vale per tutti gli animali domestici).
Proprio per coloro che hanno esigenze di questo tipo è consigliato montare delle reti o delle sbarre divisorie fisse, che dovranno preventivamente essere autorizzate dall’Ispettorato della motorizzazione civile (che ora si chiama Dipartimento dei trasporti terrestri) competente per territorio, i cui funzionari dopo le necessarie verifiche dovranno apporre un timbro sulla carta di circolazione. Diversamente si rischia una contravvenzione pari a 328 euro ed il ritiro della carta di circolazione, così come sancito dall’articolo 78 del codice della strada.
Tuttavia, torniamo per un momento al caso più consuetudinario del trasporto di un solo animale (in genere un cane o un gatto), il quale abbiamo detto che dovrà essere trasportato all’interno di una apposita gabbia.
Di queste ultime ne esistono di vari tipi e di tutti i prezzi, a cominciare dalle normali gabbie in plastica il cui prezzo si aggira attorno ai 200 euro se ad un posto o ad oltre 350 euro se a due posti.
Esistono poi versioni più economiche ma il cui utilizzo è consigliato solo per brevi spostamenti, costituite più che altro da una rete in plastica o in metallo agganciata ad un fondo in plastica. Il prezzo varia dagli 80 euro per i modelli più piccoli ai 180 euro per le versioni riservate agli animali di grande taglia, mentre per gli animali più piccoli quali i gatti o i coniglietti domestici, vi sono versioni in vimini dal costo irrisorio di 20/30 euro.
Il problema nasce quando si trasportano animali di fattura diversa quali pesci o uccelli.

 

 

Nel primo caso è sempre bene utilizzare sacchetti in plastica riempiti per un terzo di acqua e due terzi di aria, chiusi da un elastico e riposti in una scatola di cartone. In questo modo si sarà sicuri di non vedere frantumato l’eventuale acquario in vetro in caso di urto e di brusca frenata. Naturalmente lo stesso potrà essere riposto nel bagagliaio della macchina ed utilizzato una volta giunti a destinazione.
Qualora si trasportino volatili, invece, è bene tenerli racchiusi in una gabbia di vetro purché coperta da un telo poiché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, potrebbero soffrire di un malessere tanto comune fra gli esseri umani come il mal d’auto. Cosa fare allora in questi casi, visto che il malessere può colpire anche cani, gatti e animali domestici in genere…?
Di tanto in tanto (almeno ogni ora) conviene fare una sosta di 10/15 minuti e lasciare che si riposino all’aria aperta: se sono cani e gatti meglio fare in modo che possano sgranchirsi le gambe, in caso di volatili meglio lasciarli all’ombra di qualche pianta.
Se bisogna poi fare un lungo tragitto è bene abituarlo alla macchina qualche settimana prima, magari con viaggi brevi ma frequenti.
Un altro buon consiglio, quando anche il veterinario di fiducia è d’accordo, consiste nel somministrare a nostri amici tranquillanti e farmaci specifici che si possono acquistare in qualsiasi farmacia: fra i più diffusi il Chillitan o l’Halkatan (entrambi sono reperibili dietro esibizione della ricetta medico-veterinaria).
Infine, quali sono le precauzioni da seguire quando ci si reca all’estero?
Innanzitutto occorre portare al seguito il certificato di vaccino antirabbico, obbligatorio anche per la Sardegna; inoltre è sempre opportuno avere con sé un certificato generico di buona salute dell’animale, che potrà rilasciare il proprio veterinario con validità non superiore ai trenta giorni.
Fra le altre cose anche il libretto sanitario aggiornato può essere richiesto per l’ingresso degli animali in taluni Paesi e fra questi vi sono Stati membri dell’Unione Europea.
Per finire altre due importanti raccomandazioni. La prima: qualora si debba viaggiare in traghetto o in aereo gli animali debbono essere tenuti a guinzaglio o nelle apposite gabbiette, anche se a volte possono essere ammessi a fianco del viaggiatore (solo per i trasporti marittimi).
La seconda: specialmente quando si viaggia in auto, bisogna ricordarsi di avere al seguito una piccola cassetta di pronto soccorso. Al suo interno potrà trovare sistemazione una confezione di bende di garza sterile, acqua ossigenata e una pomata cicatrizzante. Pensare che gli animali siano immuni da ferite è un grosso sbaglio, specialmente quando si viaggia in macchina e si compiono brusche ed improvvise frenate.

 

 

Il decalogo del trasporto animali



Quali sono le migliori raccomandazioni da seguire quando si trasporta un animale a bordo di un auto? Ecco di seguito un breve ma efficace decalogo.
1) Portare al seguito una ciotola da rimboccare con acqua durante le soste.
2) Dare all’animale alcuni "giochi" con cui distrarsi durante il viaggio.
3) Consentirgli un piccolo e leggero pasto prima del viaggio o dargli alcuni bocconcini ogni 2/3 ore se l’itinerario supera la mezza giornata.
4) Tenere il finestrino dell’auto leggermente abbassato per lasciare circolare liberamente l’aria.
5) Evitare (soprattutto per i cani) che si sporgano dal finestrino dell’auto. Questo comportamento è la causa principale di otiti e congiuntiviti a volte anche acute.
6) Fare soste frequenti e lasciare all’aria aperta l’animale o consentirgli di camminare se si tratta di cane o gatto.
7) Portare sempre al seguito vecchi giornali o fazzoletti di carta per i bisogni dell’animale (o per eventuali malesseri improvvisi).

8) Qualora si viaggi con l’aria condizionata occorre mantenere una temperatura moderatamente fresca e mai fredda. I cani, ad esempio, non sono in grado di sudare e uscendo dall’abitacolo, a temperatura ambiente, potrebbero accusare colpi di calore.
9) Non lasciare mai solo l’animale o chiuso nell’abitacolo dell’auto durante le soste, specialmente se sotto il sole. Se indispensabile lasciare i finestrini socchiusi e comunque sempre all’ombra: nelle giornate estive la temperatura interna dell’auto può raggiungere anche i 50 gradi.
10) Portare sempre al seguito alcuni medicinali consigliati dal proprio veterinario, il quale potrà dare anche altri consigli per effettuare un trasporto in tranquillità e tenendo ben presenti anche le esigenze del nostro fidato amico.

 

dal "Corriere della Sera" del 9 agosto 2003
Le prime iniziative lungo l’ A1 e l’ A14.
Spuntini e cucce per il riposo
Aprono tre "Fidopark" lungo l’ autostrada
Prati e giochi per la sosta degli animali

 

Aree di sosta attrezzate per cani agli autogrill e alberghi con piscina riservata ai quattrozampe. Sono le novità dell’ estate per rendere più piacevoli viaggio e vacanza con i propri animali. Partire per le ferie con il cane è spesso un’ esperienza non facile, soprattutto d’ estate. Quando si va in vacanza, con l’ automobile stracarica tra familiari e bagagli, il trasferimento al mare o in montagna è infatti a volte lungo, con soste centellinate per non "perdere tempo". Il rischio, dunque, è che a "pagare" maggiormente lo stress del viaggio sia proprio il cane, magari infilato in un angolo del baule. Cominciamo dalle soste, punto critico del viaggio. Ogni anno sulle nostre autostrade viaggiano 3 milioni e mezzo di animali. La massima concentrazione avviene proprio nei mesi del boom vacanziero. A fermarsi per una pausa molte volte non ci si pensa proprio. Eppure, sarebbe importante sia per chi guida che per i passeggeri, ma anche per i quattro zampe. Così qualcuno rinuncia e lascia gli animali a casa. Ma è un alibi che oggi non regge più, almeno lungo alcuni tragitti. La società Autogrill ha inaugurato uno speciale servizio di accoglienza riservato ai cani: il Fidopark. Il 30 luglio è stata aperta un’ area a loro riservata - la prima delle tre stazioni di servizio previste - nello spazio di sosta Secchia Ovest sull’ autostrada A1 (Milano-Bologna direzione sud). Qui i cani trovano, su una superficie di prato verde di 650 metri quadrati recintati, un parco, giochi in zona d’ ombra, cinque cucce di varie dimensioni, una fontana con acqua corrente e saporiti spuntini. Un vero e proprio punto di sosta e ristoro di facile utilizzo. Ai proprietari dei cani, che potranno lasciare il proprio animale per tutto il tempo necessario, viene richiesta solo la presentazione di un documento di identità al fine di scoraggiare eventuali e indesiderati abbandoni. Un responsabile della stazione controlla che il tutto si svolga senza incidenti al fine di assicurare maggiore tranquillità a quei clienti che desiderassero fermarsi a lungo all’ interno dei locali. A giorni apriranno altre due oasi del benessere animale: a Montefeltro Est (sulla A14 Bologna-Ancona direzione Nord) e nell’ area La Macchia (sulla A1 Napoli-Roma direzione Nord). Ma l’ operazione "vacanza con il proprio quattro zampe" registra un’ altra simpatica quanto utile iniziativa. Quante volte i proprietari di cani si sono visti respingere da alberghi e residence con un secco "i cani non sono ammessi"? Adesso ad Arzachena, nel Sassarese, al Residence Capriccioli, i quattro zampe non solo sono graditi (al seguito dei proprietari) ma è stata realizzata una piscina (tre metri per due) riservata a loro. Una piscina in cui l’ acqua, grazie ad un sofisticato congegno, scorre come in un fiume spingendo così il cane a nuotare controcorrente. Una trovata che ha subito incontrato la incondizionata approvazione di piccoli e grandi cani. "Piace a tal punto che per entrare c’ è la fila - spiega il titolare del residence, Francesco De Peru -. Nei giorni scorsi abbiamo dovuto faticare non poco a convincere un grosso cane lupo ad uscire dall’ acqua. Si stava divertendo troppo, ma sul bordo della piscina erano in attesa altri piccoli cani smaniosi di tuffarsi e di fare una bella nuotata. Un servizio gradito ai quattro zampe ma soprattutto ai loro padroni". Nell’ aprile del 2002, nel cuore della campagna fra Umbria e Toscana, era stato aperto il primo centro termale per padroni ed animali, ai Bagni di San Casciano (Siena). Anche lì l’ idea era nata dalla voglia di consentire ai possessori di animali (cani ma anche gatti) di potersi curare senza dover lasciare a casa i loro "amici".


di Emilio Nessi

 

Trasporto di animali vivi: norme Ue più severe

 

Con una nuova proposta di direttiva, la Commissione europea vuole entrare decisamente nel merito del trasporto di animali vivi.
Infatti, l‚intenzione è quella di rendere molto più severe le norme che tutelano questo tipo di trasporto; le violazioni alle stesse, poi, saranno punite con il ritiro della patente all‚autista del veicolo. Per l‚impresa, inoltre, saranno previsti provvedimenti che andranno dal ritiro dell‚autorizzazione al trasporto, fino alla confisca del veicolo oggetto di controllo



di Roberto Rocchi

da "Il Centauro" n.81
Mercoledì, 29 Ottobre 2003
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