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COVID-19, ASAPS CONDIVIDE IL “GRIDO D’ALLARME” DEI SOCCORRITORI STRADALI, SUPPORTO FONDAMENTALE NEI SERVIZI DI POLIZIA STRADALE

Raccogliamo il grido d’allarme lanciato da ANCSA (l’organizzazione dei Soccorritori Stradali Italiani), che tra i numerosi problemi causati dalla pandemia del COVID-19, evidenzia il collasso del servizio pubblico essenziale del soccorso stradale. L'epidemia del coronavirus – sostiene il Direttivo Nazionale ANCSA - con le misure di prevenzione attuate del governo e in particolare il divieto agli spostamenti non essenziali hanno prodotto un forte calo del volume di lavoro, stimabile al 95% su base Nazionale. “Abbiamo finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di soccorso stradale, contribuendo alla sicurezza sulle strade ed un pronto intervento ai mezzi di soccorso (ambulanze, Mezzi dei Vigili del Fuoco, forze dell'ordine ecc) nonché ai mezzi adibiti al trasporto di merci ed alimenti in tutta Italia” dice il Presidente di ANCSA ma “è impensabile che i soccorritori da soli, senza il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio, possano continuare a garantire il servizio”.
Per questo, oltre ad un appello al Governo affinché nell’affermare che "garantirà la filiera alimentare e quella dei carburanti" non si dimentichi di un ingranaggio silenzioso che supporta la sicurezza sulle strade, ANCSA ha inviato una richiesta di aiuto agli organi competenti, chiedendo aiuti e sostegno economico, per attenuare il rischio di danni irreversibili per l’intero servizio del soccorso stradale in tutta Italia.
Da ASAPS la massima condivisione delle giuste preoccupazioni sollevate dai Soccorritori Stradali – servizio essenziale di supporto agli organi di polizia – che oggi peraltro operano privi dei più elementari presidi di sicurezza necessari.

>Il comunicato dell'ANCSA (l’organizzazione dei Soccorritori Stradali Italiani)

Venerdì, 03 Aprile 2020
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