ROMA -
Stop ai tir: non solo il sabato e la domenica, ma anche il venerdì
per tutto il periodo estivo. Dopo la tragedia di ieri pomeriggio, che
ha visto coinvolto almeno due mezzi pesanti, Carlo Rienzi, presidente
dell’Intesa dei Consumatori, chiede di "fermare i tir che uccidono".
Da un altro punto di osservazione, frutto di decine di anni di esperienza
in prima linea, Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (l’associazione
degli amici della polizia stradale) osserva: "Rispettiamo il lavoro
dei camionisti. Ma è vero che ormai ci sono troppe deroghe per
i mezzi pesanti durante i periodi festivi e prefestivi. Si fa prima
a elencare le categorie che possono approfittare delle deroghe, di quelle
che invece si devono fermare".
Il rappresentante delle associazioni dei consumatori, Rienzi, è
duro: "I prefetti, specialmente nelle province del sud, concedono
troppe deroghe. Che senso ha sostenere che gli yogurt devono arrivare
il lunedì mattina, quando hanno una scadenza di un oltre 30 giorni?
Le procure della Repubblica dovrebbero verificare se c‚è
un mercato illecito delle deroghe, chi autorizza la circolazioni di
mezzi pesanti e pericolosi quando milioni di italiani si mettono sulle
strade delle vacanze?". Il prefetto di Roma, Achille Serra, ricorda
che le merci trasportate dagli autocarri coinvolti nell’incidente -
bestiame e yogurt-frutta - non necessitavano di alcuna autorizzazione.
Biserni, leader dell’Asaps, snocciola l’elenco degli esentati dalle
deroghe: "E‚ lunghissimo: alimentari, latte, carni, ortaggi,
frutta, carburanti per autostrade, giornali, circhi, cavalli da corsa
e chi più ne ha, più ne metta. Ma questa tragedia deve
portarci anche ad altre riflessioni. Luglio si conferma il mese più
pericoloso dell’anno sulle strade, si mescola il traffico commerciale
con quello di chi va in vacanza. E aumentare i limiti di velocità
a 150 chilometri orari, in alcuni tratti, sarà un errore imperdonabile.
l’imprevisto è sempre possibile, come purtroppo dimostra questo
caso". Infine, gli animalisti (il Movimento Una e gli Animalisti
italiani) chiedono di abolire il trasporto di animali vivi, che "sottopone
i camionisti a drammatiche condizioni di lavoro".
di
MAURO EVANGELISTI