Fugge ai 200 chilometri all'ora e si schianta contro l'auto dei carabinieri
Rocambolesco inseguimento la scorsa notte, tra le provincie di Vicenza e Treviso, terminato con lo schianto del fuggitivo contro un'auto dei carabinieri. In manette il conducente, un 31enne di Bassano, trovato in possesso di due grammi di cocaina. Verso le due di lunedì un'autoradio dei militari, mentre percorreva via Lanzarini nel comune di Romano, ha intimato l’alt ad una Alfa 147 che, anziché fermarsi, accelerava bruscamente e si dava alla fuga.
L’assenza di traffico ha spinto il fuggitivo a velocità che sfioravano i 200 all’ora, in strade strette e non certo rettilinei da formula uno. L’equipaggio, sulla scia dell’auto in fuga, che non accennava a fermarsi nonostante i segnali attivati dai militari, ha comunicato via radio i continui cambiamenti di direzione che l'Alfa percorreva tra i comuni di Romano d’Ezzelino e Mussolente. Le pattuglie comunque, anche quelle dei comandi Arma limitrofi, convergevano nella zona teatro dell’inseguimento ed hanno iniziato a stringere la morsa, chiudendo varie direzioni di fuga.
Resosi conto di quanto stava avvenendo, l’uomo alla guida della 147 è uscito dal territorio bassanese e ha imboccato la provinciale 129 dove, pochi chilometri dopo, incalzato dalle pattuglie di Bassano, è andato a collidere frontalmente con la pattuglia dei carabinieri di Asolo, che stava percorrendo via XXIV Maggio a Pieve del Grappa in provincia di Treviso.
Il conducente, sceso dall'auto, a quel punto ha tentato una fuga a piedi, ma i carabinieri della gazzella l’hanno inseguito e bloccato. Sottoposto a perquisizione, l'uomo è stato trovato in possesso di circa 2 grammi di cocaina, che ha dichiarato non essere sua. A finire in manette Marco Ilardo, già conosciuto alle forze di polizia. Informata l’A.G. di Treviso, competente per territorio, sentita sull’accaduto, ha disposto la custodia dell'uomo presso la camera di sicurezza della Stazione dei carabinieri di Bassano del Grappa, in attesa del rito direttissimo. L'uomo è stato condannato ad un anno e sei mesi.
Ormai la fuga all’alt è ordinarietà. Sempre più frequenti anche gli speronamenti, come abbiamo visto nel gravissimo incidente di ieri a Napoli dove un agente della Polizia di Stato ha perso la vita. (ASAPS)