Osservatorio “Sbirri Pikkiati” all’epoca del Covid-19
Sulla strada non siamo stati più buoni. Nel primo quadrimestre 2020 sono stati 913 gli attacchi fisici agli agenti durante i controlli stradali, il 30% in più rispetto al primo quadrimestre 2019 quando furono 699. Mentre la mobilità era in netto calo e gli incidenti e mortalità in diminuzione del 70% a marzo e aprile, le aggressioni sono aumentate molto. I controlli su strada per il rispetto delle regole anti covid-19 hanno scatenato spesso reazioni anche violente
(ASAPS) Mano a mano che i curatori registravano i dati dell’Osservatorio ASAPS “Sbirri pikkiati” del primo quadrimestre 2020 rimanevano sbalorditi. Mentre la mobilità era quasi ferma nei mesi di marzo e soprattutto aprile 2020 causa lockdown, e il calo degli incidenti era vistosissimo, con l’azzeramento delle stragi del sabato sera e il grafico della mortalità in picchiata anche del 70% per alcune tipologie di incidenti come quelli con le moto o l’investimento dei pedoni, i dati sulle aggressioni fisiche (refertate) agli agenti durante i controlli sulle strade e del territorio salivano a picchi impensabili.
Forse ci si sentiva tutti un po’ più buoni e solidali, ma sulle strade l’aggressività verso carabinieri e poliziotti non ritracciava, anzi cresceva giorno per giorno. I dati parlano chiaro. L’Osservatorio ASAPS ha registrato 913 aggressioni refertate nel primo quadrimestre 2020, contro le 699 dello stesso periodo del 2019. L’incremento è di 214 attacchi, più 30,6%. Una tendenza in incremento già registrata in verità anche da inizio 2020.
Nel 46,2% le aggressioni sono state sferrate contro i Carabinieri 422 attacchi, nel 44,6% la Polizia di Stato 407 attacchi, nel 7,7% la Polizia Locale 70 attacchi, nel 3,6% altri corpi 33 aggressioni. La percentuale è leggermente superiore a 100 in quanto in alcuni casi nell’aggressione hanno riportato lesioni agenti di corpi di polizia diversi.
In 245 casi l’aggressore era ubriaco o drogato, pari al 36,5% degli episodi. In 353 casi gli attacchi sono stati portati da stranieri 38,7%. Una percentuale più bassa rispetto al primo quadrimestre 2019 quando toccò un picco del 52,35 e a tutto il 2019 quando è stata del 48,3%.
In 129 casi, 14,1%, è stata utilizzata un’arma propria o impropria (bastoni, oggetti o la stessa vettura utilizzata per travolgere l’agente).
Emerge evidente che i controlli su strada per il rispetto delle regole anti covid-19 hanno scatenato spesso preoccupanti reazioni anche violente contro le forze di polizia durante i controlli su strada. (ASAPS)
L’aggressività contro le divise non è migliorata durante lockdown, anzi si è notevolmente incrementata. I dati dell’Osservatorio ASAPS