Patente
a punti, |
L’abitudine
italiana a considerarsi perseguitati da istituzioni, leggi e coercizioni,
non trova riscontro, almeno per quanto riguarda la patente a punti, con
i dati rilevati negli altri Paesi dell’Europa e del mondo. A parte
la considerazione, non da poco, che fuori dal Bel Paese già da
tempo si sono attrezzati in tal senso, possiamo notare dalle tabelle sottostanti
(fonte Quattroruote) che ovunque la patente è considerata una sorta
di carta prepagata: ad ogni "acquisto" (infrazione) corrisponde
un addebito (penalità di punti), con la sola differenza che non
è possibile (e speriamo non lo sia mai...) esauriti i punti,
rimpinguare il conto con un semplice "versamento". Similitudini
a parte, vediamo che, più o meno, in tutti i Paesi chi arriva a
consumare il bonus, si ritrova senza patente e, a seconda dei casi, è
possibile riottenerla o rif acendo di sana pianta gli esami (Lussemburgo)
o, addirittura, previa seduta dallo psicologo come in Germania. |