LA SICUREZZA DEI CICLISTI
Ciao, io sono il ciclista: sì sono quello, l’unico, che spinge il motore coi muscoli, che non inquina, non minaccia la salute di nessuno e che non fa nemmeno rumore.
Pensa, che quando passo sotto casa tua, non ti disturbo neanche se d’estate dormi con le finestre aperte...
Eppure, il più ecologico dei veicoli è anche il meno sicuro in mezzo al traffico.
Lo sai che quasi 300 ciclisti perdono la vita ogni anno sulle strade?
È come se due gruppi del Giro d’Italia, al via il primo di gennaio, non arrivassero al traguardo del 31 dicembre…
Sì, certo… tu dirai che pure io mi devo comportare secondo le regole, che non dovrei viaggiare in gruppo, che non dovrei percorrere strade contromano, che dovrei fermarmi al rosso e starmene tranquillo sulle piste ciclabili.
Ok, prometto che lo farò e prometto che metterò il giubbetto retroriflettente quando, di notte, percorrerò strade fuori dai centri abitati o in qualche galleria.
Prometto anche che non guiderò col cellulare, però, dai, rispettiamoci...
Ogni bicicletta in più che vedi per strada è una macchina in meno. Ti pare poco?
(Campagna “La strada è di tutti” di Isoradio - Testi di Lorenzo Borselli e Giordano Biserni)
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Ogni anno sulle strade perdono la vita oltre 250 ciclisti. E’ come se quasi due gruppi di corridori partissero il 1° gennaio per il Giro d’Italia e di loro nessuno arrivasse al traguardo il 31 dicembre. Ma le regole le devono rispettare tutti i conducenti di veicoli. Quindi anche i ciclisti, ne va della loro vita. Non dimentichiamo che nell’incidente hanno poi sempre la peggio. (ASAPS)