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Notizie brevi 06/07/2004

GUIDA CON IL TELEFONINO Niente auricolare? Se non si è fermati la multa è nulla.

Da ""Il tempo"
GUIDA CON IL TELEFONINO
Niente auricolare? Se non si è fermati la multa è nulla.

VITA dura per i vigili urbani che multano gli automobilisti che presumibilmente parlano al telefonino mentre sono alla guida della propria auto. La giustizia infatti punta il dito contro gli agenti della polizia municipale che prendono il numero di targa degli automobilisti che si trovano, secondo loro, al telefono senza utilizzare l’auricolare o il viva-voce. Scrivere infatti una multa e inviarla al cittadino, può costare al Comune una condanna al risarcimento delle spese processuali.
Insomma, secondo una sentenza del giudice di pace è necessario fermare il conducente del mezzo, contestargli l’infrazione, per poi tentare di ottenere giustizia. Altrimenti, come è accaduto alcuni giorni fa, il cittadino al quale viene notificata la sanzione può presentare ricorso e vincere la causa. Ottenendo così l’annullamento della multa disposta dal vigile urbano che non ha fermato il mezzo.
La vicenda ha dunque colpito un automobilista della pubblica sicurezza che ha ricevuto una multa perché la polizia municipale sosteneva che guidava parlando al telefono cellulare senza auricolare o viva voce. Il giudice al quale si è appellato non ha esitato a condannare però la pubblica amministrazione affermando che la contravvenzione doveva essere contestata nell’immediatezza dei fatti.
La multa è stata disposta dai vigili del primo gruppo del Corpo della Polizia Municipale che aveva inviato una contravvenzione accusandolo di parlare al telefono mentre guidava.
Il conducente, difeso dall’avvocato Simone Pacifici, si è rivolto al giudice di pace per contestare la sanzione. Richiesta accolta e inoltre il ricorrente ha ottenuto la condanna del Comune a pagare 200 euro come risarcimento delle spese legali.
Nella motivazione della sentenza, emessa dal giudice Fernando Savarese, è scritto che la multa deve essere revocata "per mancata contestazione immediata e illogicità della motivazione".
Gli agenti della polizia municipale avevano multato l’uomo alla guida di una Toyota in via Cernaia, a Roma, senza però fermarlo. I vigili infatti avevano soltanto scritto il numero di targa della vettura.
Per il giudice "i vigili erano troppo lontani dalla vettura per accertare se l’uomo al telefonino non avesse auricolare o vivavoce". Se non avesse vinto il ricorso il conducente si sarebbe visto togliere cinque punti dalla patente.
Brutte notizie per i vigili romani arrivano anche, come raccontato ieri dal nostro giornale, dalla multa a un agente della Municipale, colpevole di non aver dato la precedenza a un’autovettura e aver provocato un incidente.
Il sindacato di categoria - Sulpm - ha contestato duramente la decisione ed è tornato a lamentare il fatto che la sottrazione dei cinque punti sia stata effettuata sulla patente personale del vigile.

di AUGUSTO PARBONI

Martedì, 06 Luglio 2004
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