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Il mare diventa un’alternativa
vantaggiosa al trasporto su gomma da e per la Sicilia. I camionisti che
partiranno da e per l’isola avranno un rimborso in base a una legge
approvata dall’Assemblea regionale siciliana. L’entità del «bonus
ambientale» varierà in relazione al mezzo imbarcato e alla durata della
navigazione, su rotte esclusivamente nazionali (dai 4,4 ai 9,9 euro ogni
metro di lunghezza del veicolo). Il contributo è suddiviso in una quota
fissa e in un «premio», che dipende dalle percentuali di crescita fatte
registrare dall’impresa di autotrasporto.
In sostanza, maggiore é l’ utilizzo dei collegamenti marittimi rispetto
ai periodi precedenti, superiore è l’ entità del bonus. Danno diritto
alla provvidenza gli imbarchi di mezzi pesanti di massa complessiva
superiore a 12 tonnellate e di semirimorchi per servizi marittimi. Il
contributo viene concesso solo se la tratta via mare equivale a un
percorso stradale superiore a 400 chilometri. Lo sgravio non è previsto
per le tratte marittime che riguardano alcune zone della Calabria (da
Cittadella del capo a Trebisacce): una misura, questa, per evitare di
«interferire con le funzioni di servizio pubblico affidate ai traghetti
dello Stretto di Messina».
Le somme disponibili ammontano a 35 milioni per il prossimo triennio, di
cui 15 milioni per il primo anno. L’obiettivo è quello di incrementare
di circa il 30% in tre anni, il numero dei veicoli trasportati via mare.
Secondo l’ assessore regionale dei trasporti Francesco Cascio, «é il
primo segnale forte in favore degli autotrasportatori: una grande novità
che porterà una serie di benefici per la collettività, dalla sicurezza
stradale con la diminuzione del numero di Tir sulle autostrade, alla
tutela dell’ambiente per il conseguente abbattimento dei gas di
scarico».
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