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Notizie brevi 25/06/2004

Moto for Peace arriva a Montecarlo: continua il viaggio dei centauri italiani, messaggeri di pace nel mondo, tutti appartenenti alla Polizia di Stato. L’overland su due ruote.

Moto for Peace arriva a Montecarlo: continua il viaggio dei centauri italiani, messaggeri di pace nel mondo, tutti appartenenti alla Polizia di Stato. L’overland su due ruote.
Il dirigente del Commissariato di Ventimiglia in sella ad una delle moto dell’associazione Moto for Peace
Il club monegasco ha consegnato all’associazione Moto for Peace un gradito riconoscimento per la partecipazione
(ASAPS) MONACO — Il viaggio senza sosta dei messaggeri di pace continua. Nei giorni scorsi i centauri di Moto for Peace, il motoclub fondato da uomini e donne della Polizia di Stato, è arrivato nel principato di Monaco, ospite del Moto Club de Monaco, dove ha partecipato 21° Ronde D’Amitié Monegasque. Non è una vera e propria impresa, stavolta, ma il valore del viaggio non perde niente della sua tradizionale nobiltà. Poche settimane fa i motociclisti di Moto for Peace avevano percorso 16mila chilometri tra Roma e Pechino, e successivamente avevano organizzato un ponte umanitario con l’Africa. Imprese degne del Camel Trophy o della fantastica esperienza di Overland, il suggestivo viaggio attorno al mondo di un convoglio di camion italiani, ambasciatori dell’Unicef. A Montecarlo, stavolta, i nostri illustri colleghi non erano però soli a misurarsi nel raid: con loro c’erano infatti i motociclisti della Polizia Doganale Francese, della Gendarmeria Nazionale e della CRS (Compagnie Repubblicane de Sécurité), oltre ad una rappresentanza di quattro moto della Polizia di Stato italiana. I quattro rappresentanti ufficiali erano in sella a 4 bellissime Aprilia Caponord Raid, una mille "cattivissima", pronta ad ogni tipo di impresa su strada e deserto. Al raid ha preso parte anche il dirigente del commissariato di Ventimiglia Salvatore Rossi, alla testa di un manipolo di agguerriti agenti della Polizia di Stato, che dopo un’abbondante colazione offerta dal motoclub
monegasco, sono partiti verso l’entroterra Francese. Staffettati dalle moto della Gendarmeria Nazionale francese, il corteo ha fatto continue soste nei centri abitati toccati dall’insolita carovana, fino a quando a Tourette-Levens il sindaco del paese è intervenuto a salutare il folto gruppo di centauri in divisa. Un occhio di riguardo proprio alle nostre Aprilia, che avevano ancora la terra d’Africa attaccata. Dopo l’insolita accoglienza il corteo si è spostato a Villeneuve-Loubet , comune Francese gemellato con Forlimpopoli: i nostri rappresentanti, da qui, hanno rivolto un pensiero all’Asaps. (ASAPS).
La Polizia Stradale monegasca ammira le moto italiane
Davanti al porto del Principato. Sullo sfondo il furgone appoggio dell’Associazione
Il momento della consegna di un riconoscimento da parte del Presidente del Motoclub di Monaco all’Associazione Moto for Peace
Il dirigente del Commissariato di Ventimiglia Dr Salvatore Rosii conversa con un agente della Polizia Strdale Francese
Un rifornimento "di fortuna"
Sul lungo mare di Monaco
Un momento del 21° Ronde d’Amitie Monegasque
Il Sindaco di Tourette Levens con il Presidente del Motoclub Monaco Sig.Andrè Polland mentre ammirano una delle nostre moto
Primo piano del gruppo di motociclisti italiani
Foto da bordo di una delle moto
Moto for Peace partecipa con 4 moto aprilia qui schierate per una foto con il logo del Motoclub di Monaco
Motoclub di Monaco sito davanti porto della cittadina, foto ricordo prima della partenza

 

 

Venerdì, 25 Giugno 2004
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