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Omicidio stradale, udienza rinviata La difesa chiede di patteggiare

Il giudice aggiorna al 22 ottobre. Quattro le parti civili, i famigliari della ragazza e l’Asaps di Giordano Biserni
Alina Marchetta, 26 anni, morta in un incidente il 7 aprile 2019

Richiesta di patteggiamento in sede di rito abbreviato per il processo relativo alla morte della 26enne Alina Marchetta, il 7 aprile 2019 travolta e uccisa da un’auto condotta da Martina Mercuriali, 28enne studentessa universitaria di Castrocaro, ora accusata di omicidio stradale.

L’esito era nell’aria; ieri è diventato ufficiale, con l’istanza avanzata dai legali della ragazza, che dopo l’incidente accusò all’alcoltest il valore di 1,78 grammi per litro, oltre il triplo del limite consentito per legge. Dopo la richiesta dei legali dell’imputata, Marco Catalano e Marco Martines, il giudice dell’udienza preliminare, Massimo De Paoli, ha ieri rinviato l’udienza al 22 ottobre, giorno in cui potrebbe giungere la sentenza.

Quattro le parti civili. Tre le "persone fisiche": gli avvocati Carlotta Fabbri (per la madre di Alina), Andrea Triburzi (per padre e due sorelle) e Flavio Moscatt (per il fidanzato); più una "persona giuridica", l’Asaps – Associazione amici e sostenitore della polizia stradale, fondata da Giordano Biserni – tutelata dagli avvocati Augusto Baldassari e Carla Ciani.

La tragedia si consuma in viale Salinatore; quando cioè la Nissan Micra condotta della studentessa di Castrocaro sbanda e colpisce un palo della luce, che si abbatte rovinosamente su Alina, che attende di attraversare la strada. La ragazza purtroppo muore sul colpo.

ma. bur.
da ilrestodelcarlino.it


ASAPS parte civile nel processo per l’omicidio stradale di Alina.

Venerdì, 09 Ottobre 2020
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