Incidenti in autostrada: l'appello dell'Associzione amici della polizia «Distrazione e velocità causano morti»
Distrazione e velocità. Sono queste le cause che provocano gli incidenti stradali più gravi. E la prima, è diventata il male del nostro tempo. Quel cellulare sempre a portata di mano e l'occhio del guidatore che lo guarda, anche solo per un paio di secondi, può essere una condanna a morte. Per lui o per gli altri.
L'Asaps, acronimo di Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale, lo dice chiaro e tondo. Non ci sono altre scusanti: un cantiere piuttosto che una coda di Tir non sono la causa di un incidente stradale. Lo è invece il mancato rispetto delle regole.
Le morti che hanno segnato questa settimana lungo l'A22 hanno destato scalpore. Il terribile tamponamento (nella foto) in cui ha perso la vita il 50enne roveretano Thomas Setti e poi, a distanza di soli due giorni, la morte della pattinatrice bolognese Jessica Ponzoni, che di anni ne aveva soltanto 25. La sua Yaris è stata tamponata dalla Citroen C5 di una donna che ora dovrà convivere con la pesante accusa di omicidio stradale. Non c'erano segni di frenata sull'asfalto dell'A22, la distrazione è la principale indiziata anche in questo caso. Saranno le indagini della procura e gli accertamenti della polizia stradale ad appurarlo, ma è questa l'ipotesi più accreditata e più triste.
Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, lo sottolinea anche con i dati raccolti costantemente dall'associazione che è diventata un simbolo della sicurezza stradale. «Fino allo scorso mese di agosto, quest'anno, abbiamo registrato sulle strade italiane 64 episodi legati ad un cantiere, con 19 vittime, di 4 tra operai e cantonieri, e 85 feriti. E le cause sono sempre la velocità e la distrazione, non il cantiere stesso. Bastano pochi secondi per provocare un incidente. Di questi incidenti in 11 casi sono stati coinvoti autocarri, mentre 33 sono avvenuti su strade separate (superstrade autostrade) e 31 su strade ordinarie».
Il report, che è stato comunque influenzato da un traffico minore per via del lockdown di questa primavera, è comunque significativo.
Secondo Biserni ciò che manca agli automobilsti italiani è la cultura delle regole: «La distrazione, in primo luogo, ma anche la velocità ed il sorpasso in prossimità di un restringimento di carreggiata provocano incidenti. Abbiamo provato anche ad installare scatole che rilevano la velocità, ma sono state puntualmente distrutte. Anche questo la dice lunga».
Non hanno lasciato indifferenti le morti dei giorni scorsi, anzi. Ma se il dolore che hanno scaturito servisse a far riflettere sul tema della sicurezza in macchina, tutti potremmo trarne almeno un insegnamento.
Non è questione di fortuna o sfortuna, la prudenza e l'attenzione alla guida fanno la differenza. Sempre.
In questi giorni commentando gli incidenti mortali avvenuti in autostrada c'è chi li ha accostati alla presenza di un cantiere di manutenzione nella tratta tra Rovereto e Trento. Un cantiere che ha come obiettivo quello di rendere più sicura l'A22 e che, secondo la polizia stradale, non ha a che fare con gli incidenti in questione. Il comportamento di chi guida, invece, sì.
La posizione dell’ASAPS in merito ai gravi incidenti occorsi sulla A22 in corrispondenza di cantieri stradali nei giorni scorsi.