Polizia Stradale, fermati tre “furbetti” del cronotachigrafo
Il controllo dell’autotrasporto rientra negli obiettivi strategici della polizia stradale specialita’ della polizia di stato.
In particolare sono costantemente verificate le attivita’ di guida dei conducenti professionali che trasportano cose e/o persone. Cio’ al fine di rispettare la vigente normativa in materia di lavoro ma anche con l’intento di garantire una serena equa e non alterata concorrenza fra tutti i vettori operanti. in quest’ottica sono stati effettuati mirati servizi di controllo nell’ambito dell’intero territorio provinciale.
In uno di questi nella settimana corrente nei pressi del casello di Rimini nord, una pattuglia della polizia stradale della sottosezione polizia stradale di Riccione procedeva al controllo di tre autoarticolati adibiti al trasporto di merce proveniente dalla puglia.
Una verifica rigorosa dei dati contenuti nel cronotachigrafo digitale di bordo faceva sorgere, al personale operante, dubbi sulla regolarita’ di funzionamento del dispositivo.
In particolare risultavano sospette numerose interruzioni di corrente non giustificate né dal conducente né dall’attivita’ del mezzo. un’ accurata ispezione del veicolo effettuata con elevata professionalita’ permetteva di rinvenire all’interno dell’abitacolo di guida, un telecomando destinato all’apertura dei cancelli automatici apparentemente adibita ad arredo dello stesso. In realta’ l’attivazione tramite pulsantiera dello stesso inibiva il regolare funzionamento dell’apparecchio cronotachigrafo permettendo di eludere qualsiasi controllo e garantendo di fatto la possibilita’ di effettuare periodi guida superiori alla normativa ovvero tempi di riposo al di sotto della soglia minima.
Al secondo veicolo pesante gli operatore della polizia stradale rinvenivano un doppio apparato cronotachigrafo sempre per eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine.
Al terzo mezzo pesante veniva riscontrato un apparecchio elettronico che opportunamente messo in contatto con la centralina elettronica del veicolo simulava l’impiego dell’ additivo “ad blue”, previsto dalla legge e necessario a limitare l’inquinamento atmosferico provocato dalla combustione dei carburanti, appunto con grave danno dell’ambiente.
Ai tre conducente venivano immediatamente ritirati i titoli abilitativi alla guida e contestata la specifica violazione di circolazione con cronotachigrafo alterato che prevede la sanzione amministrativa di € 1.736,00.
Ulteriori sanzioni amministrative sono state contestate alle rispettive societa’ proprietarie del veicolo e titolari di autorizzazione al trasporto merci in conto di terzi.
L’attivita’ di controllo alla legalita’ al settore dell’autotrasporto continuera’ ininterotta nei prossimi giorni sulle principali direttrici di traffico della nostra provincia.
Ecco stanati altri tre furbi. (ASAPS)