Ascoli Piceno, La banda degli incidenti falsi. |
Centosette
indagati, 115 falsi incidenti simulati fra il 1994 e il 2002 per
ottenere dalle assicurazioni rimborsi che hanno fruttato oltre un miliardo
di vecchie lire. A capo dell’associazione per delinquere una famiglia
campana. La maxi-truffa è stata smascherata dopo un lungo lavoro
investigativo condotto dalla Polstrada delle Marche, insospettita dai
troppi micro-incidenti verificatisi in provincia di Ascoli Piceno e in
altre città del sud Italia, che vedevano coinvolti sempre gli stessi
automobilisti. La famiglia acquistava utilitarie di poco valore già
danneggiate in precedenti incidenti stradali. Con la complicità
di altri
indagati, l’organizzazione rimetteva in strada le auto simulando i falsi
incidenti. Insieme alla richiesta di indennizzo, veniva simulato un
secondo o un terzo incidente, fino a quando l’auto ormai inservibile
veniva fatta sparire e denunciata "rubata", per poter incassare
altro
denaro dalle assicurazioni. Secondo gli inquirenti, partecipava alla
truffa, una associazione a delinquere composta da 17 persone, ognuna delle
quali aveva sempre un ruolo diverso: una volta parte lesa, un’altra
testimone o controparte. E la truffa continuava. Alcuni veicoli mai
riparati, venivano impiegati per riciclarne altri rubati, sostituendo
i
dati e i documenti originali. (pgc)
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