La Corte di Giustizia Europa ha stabilito in una sentenza del 28 ottobre 2020 che una parte del pedaggio stradale per i veicoli industriali (il Maut, che rientra nella normativa dell'eurovignetta) non è legittima, perché il Governo tedesco ha inserito nel calcolo del pedaggio anche elementi non contemplati dalla normativa comunitaria sull'eurovignetta, come le attività di controllo da parte della Polizia. Questi costi, secondo i giudici comunitari, rientrano tra quelli generali e non tra quelli, legittimi, della gestione delle strade (come la costruzione e la manutenzione).
In concreto ciò significa che il Governo tedesco dovrà scorporare questi costi illegittimi e quindi ridurre il pedaggio. Ma non solo: la normativa comunitaria prevede che le imprese di autotrasporto che in passato hanno pagato il Maut possono chiedere il rimborso della quota ritenuta illegittima (applicata dal 2017 al 2020), come precisano i giudici comunitari. E già si stanno muovendo le associazioni degli autotrasportoatori.
L'associazione europea dell'autotrasporto Uetr spiega che la richiesta può avvenire sia in modo individuale, sia con azioni collettive che possono essere coordinate da studi legali o associazioni. La Uetr segnala un'azione collettiva avviata dallo studio legale Hausfeld Rechtsanwälte ed eClaim, che agirà per ottenere il rimborso del quattro percento del pedaggio pagato. Chi vuole aderire deve registrarsi al seguente indirizzo web https://www.mautzurueck.de/en/home-en. Per chiedere il rimborso del 2017 bisogna registrarsi entro il 4 dicembre 2020.