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(ASAPS)
IVREA – Sembrava, davvero, di essere sulla scena del film “Heat,
la sfida”, ma non era il set di un lungometraggio. L’autostrada
era la A5, nei pressi di Ivrea, in un angolo di Piemonte che sembrava
destinato a non conoscere le gesta di uno dei commandos di rapinatori
più evoluti, determinati e spietati oggi sulla scena
della criminalità, che ha ingaggiato una sparatoria, provocato
un incendio e dileguandosi subito dopo.
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Nel
tardo pomeriggio di ieri, alle 19.30, un gruppo di fuoco costituito
da almeno una decina di rapinatori ha assaltato un furgone blindato
della “Vigilanza Monte Bianco”, che aveva caricato valuta
per 500mila euro, ed era diretto in Valle d’Aosta. Nella zona
del Canavese, a San Giorgio, il furgone è stato spinto con
una tecnica da manuale contro il guardrail, e subito circondato
da un camion e due veicoli, tutti rubati, dai quali sono scesi uomini
armati di fucili d’assalto sovietici AK47, i famigerati Kalashnikov.
Una lancia termina è entrata in azione ed ha in pochi istanti
fuso ed aperto il blindato. Nel frattempo l’autostrada veniva
bloccata dagli stessi rapinatori, che hanno utilizzato un’auto
con lampeggiante giallo e cosparso la carreggiata di assi chiodate.
A bordo del furgone portavalori viaggiavano tre guardie giurate.
Mentre i banditi, tutti mascherati con passamontagna portavano a
termine il colpo, sull’autostrada si formava una lunga coda
di auto, alcune bloccate dai chiodi messi dai rapinatori.
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Una guardia giurata di passaggio non ha esitato a intervenire, ingaggiando
un furioso conflitto a fuoco con i rapinatori, che hanno vomitato
all’indirizzo dell’agente privato una gragnola di colpi,
che solo per un soffio non ha fatto né vittime né
feriti, soprattutto tra gli utenti: alcuni, anche a notevole distanza,
hanno avuto il parabrezza crivellato di colpi. Al termine dell’azione
i rapinatori si sono impossessati di una ventina di sacchi contenenti
denaro, che secondo le prime informazioni ammonterebbe a mezzo milione
di euro, e per coprirsi la fuga hanno dato fuoco ad una delle auto
utilizzate per il colpo, gettando tra le fiamme la lancia termica
ancora accesa.
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Il
furgone assalito
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Per
domare l’incendio sono state necessarie ben quattro squadre
dei Vigili del Fuoco di Torino, intervenuti anche con un elicottero.
La banda si è poi divisa, secondo un rigido ed altrettanto
consueto schema, fuggendo lungo i due lati dell’autostrada,
dove c’ erano ad attenderli complici su altre vetture. L’assalto,
solo per un caso, non ha avuto conseguenze fisiche ed anche le tre
guardie giurate se la sono cavata con un forte choc. Appena un mese
fa, a pochi chilometri di distanza, un inquietante precedente, che
già seguiva altri colpi simili, tra cui uno del dicembre
2002. Nell’ultimo evento i rapinatori, anch’essi equipaggiati
in maniera analoga, rapinarono una Fiat Punto portavalori della
Mondialpol, con due guardie giurate a bordo che stavano trasportando
denaro per gli uffici postali del Canavese. Il bottino fu di 225
mila euro. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Squadra di
PG del Compartimento Polizia Stradale di Torino e della Squadra
Mobile, oltre che esperti della Polizia Scientifica ed artificieri.
Nelle foto immagini di fucili d’assalto simili a quelli utilizzati
nel colpo e una lancia termica, in dotazione ai Vigili del Fuoco
per il taglio delle lamiere a seguito di incidente stradale. (ASAPS)
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