INCIDENTI STRADALI: ULTIM'ORA
LA STIMA PRELIMINARE GENNAIO - SETTEMBRE 2020
Sinistri in consistente calo per il lockdown
a cura Ufficio Studi ASAPS
L'ISTAT, con una importante e tempestiva analisi su stime preliminari, ha presentato i dati del periodo gennaio - settembre 2020 degli incidenti stradali avvenuti in Italia. La crisi sanitaria ed economica nell'anno contrassegnato dal "Covid-19" ha comportato una forte riduzione del numero degli incidenti con lesioni a persone, con un -29,5% (90.821), del numero di feriti con un -32,0% (123.061) e del numero delle vittime entro il trentesimo giorno (1.788, -26,3%). I dati riguardano i rilievi effettuati dalla Polizia Stradale, dall'Arma Carabinieri e quelli relativi a 172 grandi Comuni con le Polizie Locali.
Analizzando i dati relativi al periodo gennaio - giugno, comprensivo del "lockdown" totale, si sono verificati 1.066 decessi, ma da luglio a settembre c'è stato un forte incremento che ha portato nel trimestre a ben 782 morti, di cui molti (troppi) motociclisti, come evidenziato da ASAPS in numerosi comunicati stampa: 167 motociclisti morti in 13 fine settimana estivi. In estate il calo della sinistrosità è stato stimato in un - 9,7%, quello dei decessi in un - 12,4% ed infine quello dei feriti in un -13,0%, a riprova che dopo le limitazioni alla circolazione degli italiani si è tornati alla "consueta e ordinaria" insicurezza stradale. ISTAT evidenzia come "il radicale calo della mortalità nei periodi di confinamento della popolazione e blocco della circolazione hanno condotto ad una diminuzione forzata di incidenti e vittime, non legata a comportamenti virtuosi e al miglioramento della sicurezza stradale. Raffrontando il 2020 con il 2010 anche con riferimento agli obbiettivi europei vediamo che il calo delle vittime nei primi nove mesi è - 43,1% e - 66,4% rispetto al 2001.
A proposito di Europa, ad aprile 2020 in 24 Paesi della UE, nel mese più duro per la prima ondata della pandemia, si è registrato un calo del 36%, calo record che difficilmente potrà più essere realizzato. In Italia è avvenuta - secondo i dati dell'European Transport Safety Council - la maggiore diminuzione, seguita da Belgio, Spagna, Francia e Grecia, tutti Paesi in cui il calo supera il 55%. Il futuro? Difficile da prevedere, anche per la permanenza di blocchi alla circolazione ma non possiamo certo sperare in una pandemia per risolvere uno dei temi sociali più importanti, anche per le ricadute economiche. Quando si tornerà alla normalità, la sicurezza stradale deve tornare ad essere una priorità per tutti. Ad iniziare dal Parlamento, che non riesce neppure a portare in aula alla Camera il DDL di riforma del Codice della Strada, tutt'ora fermo in Commissione Trasporti, dove ASAPS in audizione ne ha chiesto modifiche ed approvazione in tempi rapidi.
Ecco le prime stime sugli incidenti stradali nel 2020 dove si segnala un netto calo degli sinistri e delle vittime “grazie” alle limitazione della circolazione da pandemia. (ASAPS)