Il 2021 che vorrei
La prima immagine dello scorso anno che mi viene in mente è quella della speranza realizzata con la ricostruzione del Ponte San Giorgio di Genova con quel bell’arcobaleno che il 3 agosto scorso lo sovrastava.
Un segno di rilancio e delle grandi capacità costruttive nazionali dopo il tragico crollo del 2018.
Ecco, il 2021 vorrei fosse l’anno del rilancio e della riconquistata fiducia per l’Italia.
Vorrei rivedere il mio Paese capace di guizzi vincenti come quelli di Paolo Rossi, vorrei riascoltare musiche bellissime ed emozionanti come quelle stupende di Ennio Morricone, vorrei sorridere grazie ad una allegria sana e intelligente e senza le volgarità, come quella che ci regalava Gigi Proietti.
Vorrei vedere tutti i bambini e ragazzi regolarmente a scuola, vorrei rivedere i nostri anziani sorridenti che riabbracciano figli e nipoti. Vorrei vedere gli ospedali non più saturi e in sofferenza. Vorrei che tornasse tanto lavoro anche nel turismo.
Non vorrei più vedere dolore nelle famiglie, nelle corsie degli ospedali, non vorrei vedere l’assurda violenza e aggressività sui social nei confronti di chi fa bene il proprio dovere.
Non vorrei vedere la pochezza e il bassissimo profilo della politica che umilia tante famiglie che soffrono in grandi difficoltà economiche.
Vorrei un nuovo arcobaleno di fiducia e speranza.
Ah vorrei anche vaccinarmi al più presto. Se possibile.
Troppo vero?
Giordano Biserni